Allenare il calcio giovanile: analisi e confronto tra una società professionistica e una dilettante nell’età puberale.

Abstract

Il presente elaborato approfondisce il tema del calcio giovanile in Italia, con particolare attenzione al ruolo formativo dei settori giovanili nel processo di crescita umana e sportiva dei giovani calciatori. L’obiettivo principale è analizzare e confrontare l’approccio metodologico e organizzativo all’allenamento nel calcio giovanile durante l’età puberale, attraverso lo studio di due realtà differenti: una società professionistica, l’Unione Calcio Sampdoria, e una società dilettantistica, la S.S.D. Zaccaria. Attraverso un tirocinio universitario ho avuto modo di seguire da vicino la Sampdoria U10, nelle vesti di viceallenatore. Nella stessa stagione sportiva, per mio interesse formativo ho allenato una squadra composta da bambini di 10,11 e 12 anni nella società dilettantistica Zaccaria. Queste esperienze mi hanno dato la possibilità di osservare e analizzare sul campo le differenze metodologiche, pedagogiche e organizzative tra i due contesti. L’elaborato si articola in sei capitoli: dopo un’introduzione generale sul calcio giovanile italiano e sulla struttura di un settore giovanile professionistico, vengono approfondite l’attività di base, la metodologia di allenamento suggerita dalla FIGC in questa fase specifica, fino ad arrivare al confronto diretto tra le due realtà analizzate. I risultati evidenziano come le società professionistiche dispongano di un’organizzazione più strutturata e di risorse maggiori, capaci di incidere significativamente sulla formazione tecnico-tattica e personale dei giovani atleti. Tuttavia, anche le società dilettantistiche svolgono un ruolo fondamentale, offrendo un ambiente educativo, inclusivo e formativo, in cui il gioco e il divertimento restano elementi centrali. La ricerca conferma l’importanza di una metodologia condivisa e di un percorso educativo coerente, in grado di unire competenza tecnica e crescita personale, ponendo le basi per un futuro sostenibile e qualitativamente elevato del calcio giovanile italiano.

This thesis explores the development of youth football in Italy, with particular attention to the formative role of youth academies in nurturing the human and sporting growth of young players. The principal aim is to analyse and compare the methodological and organisational approaches to training during puberty within two different contexts: a professional club, Unione Calcio Sampdoria, and an amateur club, S.S.D. Zaccaria. Through a university internship, I had the opportunity to work closely with Sampdoria’s Under-10 team as an assistant coach. During the same sporting season, motivated by a personal interest in youth development, I coached a team of 10-, 11-, and 12-year-old players at the amateur club Zaccaria. These experiences provided a direct insight into the methodological, pedagogical, and organisational differences between the two clubs. The thesis is structured into six chapters. Following a general introduction to Italian youth football and the organisation of professional academies, the work examines grassroots football, the training methodology recommended by the FIGC for this specific developmental stage and concludes with a direct comparison between the two case studies. The findings indicate that professional clubs benefit from a more structured organisation and greater resources, which significantly influence the technical, tactical, and personal development of young players. Nevertheless, amateur clubs also play a crucial role by providing an educational, inclusive, and formative environment where the happiness of playing football remain the central component. The study highlights the importance of a shared methodology and a coherent educational pathway that combines technical competence with personal growth, thereby laying the foundations for a sustainable and high-quality future for Italian youth football.