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dc.contributor.advisorSerafini, Gianluca <1978>
dc.contributor.authorRevello, Asia <2001>
dc.date.accessioned2025-10-16T14:17:21Z
dc.date.available2025-10-16T14:17:21Z
dc.date.issued2025-10-09
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/13081
dc.description.abstractIl presente lavoro è frutto di molteplici domande, dubbi e riflessioni che mi hanno attraversata nel tempo e che mi hanno spinta a voler comprendere a fondo questo tema. Una domanda, in particolare, mi ha profondamente colpita: cosa si nasconde dietro il desiderio di sparire? E cosa può spingere una persona, soprattutto un giovane, a scegliere di porre fine alla propria esistenza? Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo conosciuto qualcuno che soffriva in silenzio. Crescendo e vivendo a stretto contatto con il mondo dei giovani – in quanto ventitreenne – ho potuto osservare e sperimentare da vicino sofferenze profonde, spesso taciute, nascoste dietro a sorrisi e a comportamenti che, all’apparenza, non destavano alcun segnale di allarme. Queste esperienze mi hanno fatto comprendere quanto sia importante parlare di disagio psicologico, di autolesionismo non suicidario e di comportamenti suicidari, soprattutto quando si manifestano nel periodo adolescenziale, fase di vita particolarmente delicata. Questa tesi nasce dal bisogno di andare oltre il gesto in sé per poter comprendere a fondo tutto ciò che lo precede.it_IT
dc.description.abstractThis work is the result of multiple questions, doubts, and reflections that have crossed my mind over time and driven me to fully understand this topic. One question, in particular, deeply struck me: what lies behind the desire to disappear? And what can drive a person, especially a young person, to choose to end their life? Everyone, at least once in their lives, has met someone who suffered in silence. Growing up and living in close contact with young people—as a twenty-three-year-old—I was able to observe and experience firsthand profound suffering, often unspoken, hidden behind smiles and behaviors that, on the surface, did not raise any alarm bells. These experiences made me understand how important it is to discuss psychological distress, non-suicidal self-harm, and suicidal behaviors, especially when they manifest during adolescence, a particularly delicate stage of life. This thesis stems from the need to go beyond the act itself in order to fully understand everything that precedes it.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleComportamenti autolesivi e suicidari nel mondo dei giovaniit_IT
dc.title.alternativeSelf-harm and suicidal behaviors in the youth populationen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurMED/25 - PSCHIATRIA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea8710 - SERVIZIO SOCIALE
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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