Realtà Verde vs. Ambizione Verde: Chi Vince?

Abstract

Il lending crowdfunding si configura come un canale alternativo al credito tradizionale per le piccole e medie imprese, offrendo al contempo agli investitori privati nuove opportunità di diversificazione. All’interno di questo contesto, lo studio analizza in che modo l’orientamento temporale della sostenibilità, ovvero la distinzione tra imprese già attive sul piano green (green reality) e imprese che aspirano a diventarlo tramite l’ottenimento del prestito (green ambition), incida sulla probabilità di successo delle campagne di finanziamento. L’elaborato si fonda sul quadro teorico della legitimacy theory e sulle prospettive legate l’orientamento temporale alla sostenibilità, proponendo una rassegna della letteratura esistente sui meccanismi cognitivi che guidano le decisioni di finanziamento in assenza di garanzie formali. Il contesto di riferimento è la piattaforma Insoil, attiva nel settore agroalimentare, che assegna un’etichetta di sostenibilità ai progetti proposti in base alle informazioni fornite dalle imprese e alle misurazioni fatte dalla piattaforma stessa. Le campagne analizzate sono classificate in base all’orientamento temporale della sostenibilità dichiarata. La ricerca si articola attraverso quattro modelli Probit: un modello standard, un modello ponderato, un modello penalizzato con regolarizzazione Ridge e un modello che combina tecniche di oversampling e undersampling. L’analisi si basa su un dataset originale di 164 campagne di prestito realizzate sulla piattaforma. La variabile dipendente è il successo della campagna, mentre la variabile principale di interesse è l’etichetta temporale (green reality vs. green ambition). I risultati suggeriscono che non vi siano differenze statisticamente significative tra le due tipologie di orientamento temporale. La tesi contribuisce al dibattito sull’efficacia della comunicazione green nelle campagne di lending crowdfunding e apre la strada a futuri sviluppi.

Lending crowdfunding represents an alternative financing channel to traditional credit for small and medium-sized enterprises (SMEs), while also offering private investors new opportunities for diversification. Within this context, the study investigates how the temporal orientation of sustainability, specifically, the distinction between companies that are already green-oriented (“green reality”) and those aiming to become sustainable through the loan (“green ambition”), affects the likelihood of campaign success. The thesis is grounded in the theoretical framework of legitimacy theory and draws on perspectives related to temporal orientation in sustainability, offering a literature review on the cognitive mechanisms that guide financing decisions in the absence of formal guarantees. The empirical setting is the Insoil platform, which operates in the agri-food sector and assigns a sustainability label to proposed projects based on the information provided by the enterprises. The analyzed campaigns are classified according to the declared temporal orientation of sustainability. The research is structured around four Probit models: a standard model, a weighted model, a penalized model with Ridge regularization, and a hybrid model combining oversampling and undersampling techniques. The analysis is based on an original dataset of 164 loan campaigns launched on the platform. The dependent variable is campaign success, while the main independent variable is the temporal sustainability label (green reality vs. green ambition). The results suggest that there are no statistically significant differences between the two types of temporal orientation. The thesis contributes to the ongoing debate on the effectiveness of green communication in lending crowdfunding campaigns and paves the way for future developments.