Natura e limiti del sindacato del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

Abstract

Il sistema italiano di giustizia amministrativa si caratterizza per una duplice tutela dei diritti (diritti soggettivi e interessi legittimi), affidata a giudici di ordini diversi. In questo contesto si inserisce il peculiare sistema dei Tribunali delle acque, organismi unici del panorama internazionale e nati per rispondere alle specifiche esigenze tecniche e giuridiche della materia idrica. Nelle pagine che seguono si intende soffermarsi sulle prerogative e sulle competenze del plesso giurisdizionale dei Tribunali delle acque come risultato di molteplici eventi storici ma anche sulla crescente importanza che va assumendo il contenzioso in materia di uso delle acque. La normativa in tema di acque pubbliche è sempre stata caratterizzata da una notevole frammentazione, sia dal punto di vista della disciplina sostanziale, sia dal punto di vista processuale. Fino al 1916, anno in cui venne emanata la legge istitutiva del Tribunale delle acque, le controversie sull’acqua pubblica erano attribuite al giudice amministrativo e al giudice ordinario. Tuttavia, poiché si trattava dell’attribuzione di singole controversie e non di un’intera materia ad un unico plesso giurisdizionale, spesso non era individuabile un chiaro criterio di riparto di giurisdizione. Sebbene la difficoltà insita nell’individuare l’organo giudicante competente a decidere sulla singola controversia avrebbe dovuto rappresentare la vera ed unica motivazione a sostegno dell’istituzione del Tribunale delle acque, la costituzione di tale giudice venne giustificata dal legislatore quasi esclusivamente in ragione dell’estremo tecnicismo richiesto dai giudizi in materia di acque pubbliche. Ad avviso del legislatore, infatti, tale problematica poteva essere risolta soltanto dalla presenza di un collegio giudicante dotato di elevate capacità tecniche.

The Italian administrative justice system is characterized by dual protection of rights (subjective rights and legitimate interests), entrusted to judges of different orders. This is the context in which the unique system of Water Courts operates, bodies that are unique on the international scene and created to respond to the specific technical and legal requirements of water matters.

The following pages focus on the prerogatives and powers of the Water Courts as a result of multiple historical events, but also on the growing importance of litigation concerning water use. Legislation on public water has always been characterized by considerable fragmentation, both in terms of substantive rules and procedural rules.

Until 1916, when the law establishing the Water Court was enacted, disputes over public water were referred to the administrative court and the ordinary court. However, since this involved the assignment of individual disputes and not an entire subject matter to a single court, it was often impossible to identify a clear criterion for the division of jurisdiction.

Although the inherent difficulty in identifying the court with jurisdiction to decide on individual disputes should have been the real and only reason for establishing the Water Court, the legislature justified its creation almost exclusively on the grounds of the extreme technical nature of judgments in public water matters. In the legislator's view, this problem could only be resolved by a panel of judges with a high level of technical expertise.