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dc.contributor.advisorArkel, Dario <1958>
dc.contributor.authorBisogno, Francesca <1992>
dc.date.accessioned2025-05-08T14:11:11Z
dc.date.available2025-05-08T14:11:11Z
dc.date.issued2025-05-05
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/11969
dc.description.abstractIl tempo è quell’invisibile accompagnatore che modella ogni esistenza. Avanza, inesorabile, plasmando la realtà che ci circonda e non solo. Anche il nostro interno è fortemente condizionato dal suo fluire, veniamo modificati da esso in un continuo evolvere, come la natura del pianeta che abitiamo richiede. È un concetto complesso, quello del tempo, che viene scandagliato da molteplici punti di vista, dalle scienze, dalle religioni, dall’arte, in ogni epoca e in ogni cultura, come se l’essere umano volesse carpirne il potere, la magia trasformativa della materia e dell’anima per cercare di afferrare, anche solo per un istante, il senso dell’esistenza stessa. È nel tempo che giochiamo la partita della vita, avvolti nel mistero, apparentemente seguendo un’unica direzione, quella che punta verso il futuro, che va in avanti, che procede a passo spedito verso il domani; dobbiamo spiegarlo così questo affascinante fenomeno, noi creature razionalizzanti, ma è esperienza di ognuno di noi che il tempo, sebbene non possa fisicamente tornare indietro, a seconda della situazione che sperimentiamo, dell’emozione, dell’età, del contesto culturale, assuma connotazioni differenti: può scorrere velocemente, caratteristico nel quotidiano dell’adulto, scandito da ritmi spesso dettati da regole stabilite dalla società per mantenere un apparente ordine, Chronos1, il tempo del necessario, il tempo rigido, che non dà spazio, che si consuma e che consuma. È proprio all’interno di questa rigidità che l’operatore sociale opera la sua professione; l’ambito delicato della fragilità si intreccia con la necessità di regolare ed organizzare, in maniera quasi meccanica ed asettica, la gestione del chronos della persona, in modo che raggiunga risultati, persegua obiettivi. Il mio intento è quello di esplorare nuove possibilità di approccio, fluendo nel tempo in modo morbido, tentando di utilizzarlo al meglio, sia dal punto di vista del professionista, sia da quello della persona che si affida.it_IT
dc.description.abstractTime is that invisible companion that shapes every existence. It advances, inexorably, shaping the reality that surrounds us and beyond. Even our interior is strongly conditioned by its flow, we are modified by it in a continuous evolution, as the nature of the planet we inhabit requires. It is a complex concept, that of time, which is explored from multiple points of view, by science, by religions, by art, in every era and in every culture, as if the human being wanted to grasp its power, the transformative magic of matter and soul to try to grasp, even just for an instant, the meaning of existence itself.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleIl tempo e la relazioneit_IT
dc.title.alternativeTime and relationen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurM-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea8710 - SERVIZIO SOCIALE
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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