Analisi delle dimissioni protette nell'Ospedale Evangelico Internazionale di Genova

Abstract

INTRODUZIONE. la dimissione protetta è la dimissione da un reparto ospedaliero di una persona non autosufficiente, in modo permanente o temporaneo, che necessita di una continuità di cura ed assistenza nel passaggio dal ricovero ospedaliero al rientro al domicilio o in un altro contesto di cura. Sono state analizzate le dimissioni protette avvenute nel 2024 nell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, gestite dall’Unità di Valutazione Ospedaliera (UVO). MATERIALI E METODI. è stato creato un database con i pazienti segnalati dai reparti all’UVO. I dati per ogni paziente sono stati recuperati dalle schede redatte dall’UVO e dall’applicativo aziendale HOpera. RISULTATI. da gennaio a settembre 2024 sono stati presi in carico dall’UVO 535 pazienti. Le dimissioni protette totali sono state 601, il 13% delle dimissioni totali dell’Ente. I pazienti provenivano principalmente da ortopedia e medicina. La dimissione protetta più frequente è stata quella di tipo residenziale, con un tempo medio di degenza più lungo rispetto alla domiciliare. Il 28,4% delle dimissioni protette sono state gestite privatamente. Il 15% dei pazienti è stato identificato come dimissione difficile, con una degenza media di quasi il doppio rispetto agli altri. Una criticità interna è il tempo di segnalazione da parte del reparto, con un tempo medio di 3,74 giorni dal ricovero del paziente alla segnalazione. Una carente integrazione tra sanitario e sociale sul territorio risulta essere la maggiore criticità esterna. CONCLUSIONE. Grazie alle dimissioni protette molte persone riescono ad avere una continuità delle cure e dell’assistenza. L’assistenza socio-sanitaria territoriale deve garantire la presa in carico di queste persone per non portare ad un aumento dei giorni di degenza e dei ricoveri inappropriati.

INTRODUCTION. Assisted discharge is the discharge from a hospital ward of a person who is not self-sufficient, permanently or temporarily, and who requires continuity of care and assistance in the transition from hospital to home or other care settings. It was analysed the assisted discharge in 2024 from the Evangelico Internazionale hospital in Genoa, managed by the Unità di Valutazione Ospedaliera (UVO), a special unit dedicated only to assisted discharge. MATERIALS AND METHODS. It was created a database with the patients reported by the departments to UVO. Data for each patient was retrieved from documents prepared by UVO and HOpera, a software used in the hospital that contains all patients’ data. RESULTS. From January to September 2024, 535 patients were managed by the UVO. The total assisted discharges were 601, 13% of the total disharges of the hospital. Patients came mainly from orthopaedic and medicine departments. The most frequent protected discharge was in other health structures. 28.4% of the assisted discharges were privately managed. 15% of patients were identified as difficult discharge, with an average stay of almost twice the others. An internal vulnerability is the reporting time by the department, with an average of 3.74 days from patient’s admission to reporting. A lack of integration between hospital and community setting is the greatest external issue. CONCLUSION. Thanks to the protected discharge many people are able to have a continuity of care and assistance. The social and health assistance must take charge of these people to avoid a rise in the number of days spent in hospital and inappropriate admissions.