Efficacia e safety degli SGLT2 inibitori in una coorte multicentrica di pazienti diabetici e non diabetici trapiantati di rene.

Abstract

Introduzione: L'impatto dell'inibizione di SGLT2 sulla nefroprotezione a lungo termine e la sua sicurezza nella popolazione dei trapiantati di rene hanno suscitato un notevole interesse negli ultimi anni. Materiali e metodi: Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo multicentrico includendo una coorte di 289 KTR adulti (139 in terapia con SGLT2i e 150 non in terapia SGLT2i) seguiti da tre centri di trapianto (Genova, Bologna e Novara). Lo scopo di questo studio multicentrico è quello di valutare l'efficacia e la sicurezza degli SGLT2i in una coorte di KTR diabetici e non diabetici. Per rafforzare i nostri risultati, abbiamo deciso di confrontare la funzione dell'allograft della nostra coorte trattata con una popolazione di controllo abbinata. La nostra coorte finale comprendeva 248 pazienti (abbinamento 1:1): 124 soggetti in trattamento con SGLT2i (casi) e 124 soggetti non in trattamento (controlli). Risultati: Il follow-up medio dei soggetti in terapia con SGLT2i è stato di 13,3 ± 10,3 mesi. L'età media dell'intera coorte è di 61,7 ± 11,4 anni, mentre per i soggetti in terapia con SGLT2i è di 60,5 ± 11,6 anni. Abbiamo osservato, solo nei soggetti in terapia con SGLT2i, una riduzione significativa dell'acido urico e una significativa diminuzione della pressione arteriosa sistolica sia a 6 mesi che a 12 mesi. I livelli di emoglobina sono aumentati significativamente sia a 6 che a 12 mesi nei pazienti trattati con inibitori SGLT2i, così come nei controlli. L'indice è aumentato significativamente nei controlli sia a 6 che a 12 mesi (25 ± 5 kg/m² alla baseline vs. 26 ± 5 kg/m² a 12 mesi, p = 0,001), mentre nei casi è diminuito significativamente a 6 mesi (-2 kg/m², p = 0,018) ma ha parzialmente recuperato a 12 mesi. È stato osservato un declino della eGFR a 6 mesi nei casi (p = 0,007), ma la eGFR ha parzialmente recuperato a 12 mesi. Non sono state osservate differenze significative nella proteinuria tra baseline e 6 mesi, né tra baseline e 12 mesi in e

ABSTRACT Introduction: The impact of SGLT2 inhibition on long term kidney outcomes as well as their safety in kidney transplant recipients’ population have generated significant interest in recent years. Materials and methods: We conducted a retrospective multicentric observational study including a cohort of 289 adult KTR (139 SGLT2i users and 150 non SGLT2i users) followed from three transplant units (Genoa, Bologna and Novara). The aim of the present multicentric study is therefore to evaluate the efficacy and safety of SGLT2 in a cohort of diabetic and non-diabetic KTR. In order to strengthen our results, we decided to compare allograft function of our treated cohort with a matched population. Our final cohort included 248 patients (match 1:1): 124 subjects in therapy with SGLT2i (cases) and 124 subjects not (controls). Results: Mean follow up of subjects on SGLT2i therapy is 13.3±10.3. The mean age of the entire cohort is 61.7 ± 11.4 years, while for SGLT2i users, it is 60.5 ± 11.6 years. We observed, only in subjects on SGLT2i therapy, a significantly reduction of uric acid and a significant decrease of systolic blood pressure both at 6 months and at 12 months. Hemoglobin levels increased significantly at both 6 and 12 months in patients on SGLT2 inhibitors as well as in controls. BMI increased significantly in controls at both 6 and 12 months (25 ± 5 kg/m² at baseline vs. 26 ± 5 kg/m² at 12 months, p = 0.001), whereas in cases, it decreased significantly at 6 months (-2 kg/m², p = 0.018) but partially recovered at 12 months. A decline in eGFR at 6 months is observed in cases (p = 0.007), but eGFR partially recovered at 12 months. No significant differences were observed in proteinuria between baseline and 6 months, nor between baseline and 12 months in both cohorts. The safety profile in the transplant setting appears acceptable. Conclusion: Our study shows that SGLT2i in KTRs are effective in terms of nephroprotection and presents an acceptable safety.