Gastrostomia Percutanea: indagine sulla qualità di vita e sulla gestione domiciliare del dispositivo

Abstract

La gastrostomia percutanea è un device largamente utilizzato in pazienti impossibilitati ad alimentarsi per via orale per periodi di tempo superiori a 4 settimane. Questo studio nasce dall’esigenza di comprendere le criticità correlate alla convivenza con il dispositivo. Gli obiettivi di ricerca perseguiti sono: indagare la gestione domiciliare del device ed analizzare l’impatto dello stesso sulla quotidianità. Per il conseguimento di tali obiettivi è stato elaborato un questionario, costituito da 2 sezioni ciascuna comprendente 10 domande a risposta chiusa semistrutturata. La prima sezione è incentrata sulla gestione del device, mentre la seconda sull’impatto biopsicosociale. Il questionario è stato sottoposto a 20 pazienti delle Unità Operative di Otorinolaringoiatria e Neurologia dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, nel periodo tra Marzo e Agosto 2024. Un primo contatto è avvenuto al momento del posizionamento, in occasione del quale sono stati raccolti i dati relativi a: età, sesso, terapia quotidiana, motivo posizionamento, tecnica impiegata, rete familiare, domicilio postprocedura. Un secondo contatto è avvenuto telefonicamente dopo 30 giorni e in questa occasione si è chiesto ai pazienti di compilare il questionario. Dall’analisi dei dati è emerso che nell’ambito della gestione domiciliare i pazienti ad aver manifestato maggiori difficoltà sono stati quelli di età più avanzata e che hanno trascorso il periodo postprocedurale all’interno di strutture di cura; nell’ambito dell’impatto sulla qualità di vita, invece, maggiori criticità sono state espresse dai soggetti più giovani. In conclusione, si può affermare che la gastrostomia percutanea sia una soluzione indispensabile per garantire e assicurare il fabbisogno metabolico del paziente, tuttavia, emergono alcune difficoltà correlate al suo posizionamento. Quest’ultime potrebbero essere minimizzate andando ad implementare l’intervento educativo e il supporto psicologico.

The percutaneous gastrostomy is a widely used device in patients unable to eat orally for more than four weeks. This study intends to understand the difficulties encountered in the daily life with the device. For this reason, the aims of this study are: to examine the self-management of the device and to understand its impact on everyday life. To achieve those aims, a questionnaire was created: it consists of two different sections and each one includes 10 questions with semi-structured multiple choice answers. The first section focuses on the self-management of the device, while the second section focuses on the biopsychosocial impact. Twenty patients from the Otorhinolaryngologist and Neurology wards at the San Martino Polyclinic Hospital in Genoa were involved in the study in the period between March and August 2024. A first meeting took place the day of the placement and in the following infromation were taken: age, sex, daily treatment, positioning reason, positioning technique, caregivers, post-procedure residence. A second meeting took place 30 days after the placement and in this occasion patients answered the questionnaire. From the data analysis it appeared that in the self-management more difficulties were encountered by older people and by those who went in care facilities after the placement, while in the impact on quality of life more problems were arised by younger patients. In conclusion, it is clear that percutaneous gastrostomy is indispensable in order to ensure the patient’s metabolic needs, however there are some issues related to its positioning. To minimize the problems in the self-management it could be useful to implement the educational intervention, in particular for those patients who arised more difficulties; to reduce the impact on the social, physical and psycological sphere, it could be useful to enhance psychological support.