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dc.contributor.authorGallo, Federica
dc.date.accessioned2021-08-19T14:03:45Z
dc.date.available2021-08-19T14:03:45Z
dc.date.issued2021-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3888
dc.description.abstractl'Istat (2017) prevede che entro il 2025 la popolazione italiana anziana (dai 65 anni in su) passerà dal 20,1 % del 2007 al 24,2 %e l'OMS (2012) ha stimato che entro il 2050 nella popolazione vi saranno più persone anziane che bambini (di età da 0 a 14 anni) per la prima volta nella storia dell’umanità. Con l'aumento dell'urbanizzazione, inoltre, sempre più individui vivranno nelle zone urbanizzate del mondo e più della metà di essi saranno anziani; pertanto si pongono due questioni importanti: l'incremento dell'urbanizzazione (fenomeno che è in corso da secoli) e l'aumento della popolazione anziana. Non solo l'aumento è considerevole, ma questa fascia d'età si fa sempre più eterogenea, comprendendo anziani con esigenze e capacità diverse a seguito dei cambiamenti socioeconomici e culturali che hanno permesso loro di accedere a livelli di istruzione più elevati e di conseguenza a uno status economico migliore, buone condizioni di salute e soprattutto una aspettativa di vita più lunga. Tutti questi fattori fanno sì che l'anziano di oggi abbia la necessità di passare il tempo in maniera “attiva” sia dal punto di vista motorio che psicologico e, conseguentemente, che abbia maggiori aspettative sull'utilizzo degli spazi esterni. Dovendo far fronte quindi all'urbanizzazione e simultaneamente all'invecchiamento della popolazione, si rende necessario dover progettare delle città a misura di anziano, e siccome l’invecchiamento attivo è un processo che dura tutta la vita, una città a misura di anziano non favorisce solo gli individui più anziani. Edifici e strade senza barriere accrescono la mobilità e l’indipendenza degli individui con invalidità, di qualsiasi età. Quartieri sicuri permettono ai bambini, alle giovani donne e alle persone più anziane di avventurarsi senza paura fuori di casa per partecipare ad attività fisiche nel tempo libero e ad attività sociali. Le famiglie subiscono meno stress quando i loro membri più anziani godono del sostegno della comunità e dei servizi sanitari di cui hanno bisogno. L’intera comunità si avvantaggia della partecipazione delle persone anziane ai lavori, remunerati o di volontariato. L’economia locale, infine, trae profitto dal sostegno dei clienti più anziani. Alla luce di tali considerazioni, il progetto di ricerca sperimentale Green Age. Green space for active living: older adults perspective Vuole porsi l’obiettivo di progettare uno spazio pubblico, quello del Giardino San Faustino, ma principalmente dedicato agli anziani e in particolare agli ospiti delle RSA limitrofe. Lo scopo è soprattutto la valutazione degli effetti benefici dell’area verde progettata sui suoi utenti. Oltre a tali obiettivi il team interdisciplinare di ricerca ha svolto una importante analisi dell’utenza coinvolgendo direttamente il target a cui è rivolto il progetto, in questo modo la progettazione dell’area verde è il risultato di una co-progettazione.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleHealing Garden, caso studio: Green Age. Green space for active livings: older adults perspectiveit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorFumagalli, Natalia
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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