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dc.contributor.authorBartolini, Andrea
dc.date.accessioned2021-08-19T12:00:15Z
dc.date.available2021-08-19T12:00:15Z
dc.date.issued2021-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3877
dc.description.abstractCervia, Milano Marittima, mete famose per il turismo balneare, diventano tema di analisi e progetto per la riqualificazione di luoghi che hanno una duplice vita. Uno spazio tra la campagna e il mare, a due passi da Milano Marittima, la meta turistica balneare più famosa della riviera romagnola. L’area di progetto è uno spazio molto grande definito da tre matrici principali che si incontrano e scontrano, con confini netti, tracciati dall’uomo. Riconciliare nuovamente queste differenti matrici e capire come fare dialogare uno spazio agricolo e uno naturale alla densità urbana degli edifici di Milano Marittima . Queste i temi che ho affrontato durante la tesi. Inoltre è emerso il problema tipico delle città balneari, ovvero il grande afflusso estivo, che va a scardinare i ritmi e la vita del borgo di Cervia. In estate prende vita una parte di città, destinata quasi esclusivamente ai turisti: alberghi, stabilimenti balneari, discoteche sono spazi dedicati ai turisti che provengono dalle città dell’entroterra romagnolo o dall’Emilia, ma anche dal resto d’Italia (nord e sud) e dall’estero. Cervia, come tutti i luoghi della riviera romagnola, vive due differenti momenti nell’anno, che portano estremi cambiamenti all’interno della vita sociale e chi non abbandona la città durante il periodo invernale, vive la trasformazione dei luoghi e lo spopolamento di gran parte della città. Questi due luoghi sono al centro del progetto, poiché qui si svolgeranno gli eventi sociali destinati ai residenti della città. La “Cascina Nova”, fattoria didattica ed azienda agricola, sarà un luogo di condivisione, di laboratori legati alla terra, all’agricoltura e alle tradizioni romagnole: vedrà la realizzazione di orti comunitari, che saranno dati in gestione ai singoli cittadini. Inoltre verranno coltivati grani antichi e si riprenderà la tradizionale coltivazione della canapa, pianta estremamente importante nella tradizione romagnola, e oggi in disuso. La discoteca Woodpecker rinascerà, dopo anni di abbandono e degrado, con lo scopo di proporre eventi culturali, laboratori didattici, mostre. Il progetto non può prescindere da una nuova pianificazione della città che scardini l’idea di turismo balneare e vada a porre nuovamente le basi per una nuova pratica turistica che non sia esclusivamente legata al divertimento notturno e al mare. Il turismo deve necessariamente diventare un turismo lento, legato alla pratica dell’osservazione e alla scoperta. E quindi nella pianificazione della città c’è la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili che permettano ai visitatori di muoversi all’interno del comune con la bicicletta o a piedi e, successivamente, di muoversi verso città limitrofe su percorsi ciclo-pedonali. La progettazione di questo nuovo parco, in parte agricolo in parte naturale, vuole andare incontro alle esigenze degli abitanti della città, senza fermarsi all’idea di uno spazio progettato per incuriosire gli abitanti, ma cercando di realizzare uno spazio dove loro stessi potessero in prima persona partecipare all’discoteca abbandonata Woodpecker.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleUn parco a Cervia dove si vedono le colline e si respira il mare. Progettazione paesaggistica del parco della Bassonait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorVagge, Ilda
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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