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dc.contributor.authorLazzati, Martina
dc.date.accessioned2021-08-19T11:01:54Z
dc.date.available2021-08-19T11:01:54Z
dc.date.issued2021-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3875
dc.description.abstractQuesto lavoro di tesi parte da una riflessione sul concetto di patrimonio, con particolare riferimento all’architettura della città del contemporaneo, a partire da esperienze personali maturate in ambito universitario, in Italia ed all’estero, ed extra-universitario nel campo del volontariato internazionale. Il contesto preso in esame è rappresentato dal sito archeologico UNESCO di Qal’at al-Bahrain, in Bahrain. Il progetto nasce dall’esperienza pratica sul sito e dall'osservazione delle dinamiche relative alla gestione dello stesso ed alle attività connesse alle campagne di scavo archeologiche. La proposta si pone come fine quello di sviluppare interventi che, allo stato attuale, limitano la percezione e comprensione dell’alto valore storico e culturale di questo luogo, con particolare riferimento alla popolazione locale come principale utente da coinvolgere. Le strategie individuate sono da svilupparsi e completarsi per fasi, in parallelo all'evolversi delle attività di scavo in sito. Il primo intervento insiste su un lotto di residenze sociali posto al confine Sud del sito, per il quale si dispone la cessione dello stesso al Bahrain Authority for Culture and Antiquites da parte del Ministry of Housing. L'area viene così a destinarsi alle équipes internazionali di ricerca che lavorano agli scavi. Si rende pertanto necessaria una configurazione dei volumi e degli spazi, che ospiteranno residenze, laboratori, coworking e spazi per la catalogazione e la conservazione temporanea dei reperti. Il secondo intervento consta nella realizzazione di un percorso volto alla valorizzazione dell'unicità del luogo. Una parte è dedicata alla lettura della stratigrafia, con particolare riferimento all'area centrale del sito, che prende forma in una struttura lineare e leggera posta in quota. La scelta di un tratto lineare sospeso vuole offrire una visione completa dell’area, agevolando la percezione della sua composizione. Una seconda parte è dedicata all'esposizione di tutti quei reperti che non trovano spazio negli allestimenti museali e di quelli con minor valenza rappresentativa, che diversamente sarebbero semplicemente enumerati e stoccati, senza poter dare espressione della loro presenza. I reperti di maggior significato sono esposti su mensole collocate lungo il camminamento sospeso. I reperti di minor pregio e piccole dimensioni, trovano posto all'interno di un volume a loro dedicato posizionato al termine del camminamento. Tale volume si sviluppa a rappresentare i diversi livelli che compongono gli scavi dell'area centrale del sito e che identificano le diverse civiltà che qui si sono susseguite. Organizzati in teche di vetro, ai già presenti, si aggiungeranno tutti quei reperti che vedranno la luce con il proseguire delle campagne archeologiche. Il volume si conclude con un camminamento panoramico che consente la vista totale del sito e del suo intorno, sul palmeto e sulla città in crescita.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePatrimonio di confine. Percorso interpretativo per il sito Unesco di Qal'at Al-Bahrainit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorAndriani, Carmela
unire.assistantSupervisorMandraccio, Luigi
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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