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dc.contributor.authorIraklis, Michael
dc.date.accessioned2021-08-19T08:41:10Z
dc.date.available2021-08-19T08:41:10Z
dc.date.issued2021-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3856
dc.description.abstractLa tesi propone, nell’ipotesi di uno scenario futuro di risoluzione del problema cipriota, la creazione di una greenway e lo sviluppo di una rete di mobilità dolce di carattere memoriale per la ricucitura delle due parti divise dalla Buffer Zone di Cipro. La Buffer Zone è un‘area demilitarizzata istituita dall'ONU nel 1974 lungo la linea del cessate il fuoco tra la comunità greca e la comunità turca, dopo l'intervento militare nel 1974 da parte dell'esercito turco. E’ un’area sotto la responsabilità delle nazioni unite che si estende lungo 180 Km con una superficie di 350 km2, attraversa 72 comuni e divide l'isola, lungo l'asse est-ovest, in due parti: la parte sud riconosciuta come la legittima repubblica di Cipro di maggioranza greco-cipriota e la parte nord, sede dell’autoproclamata repubblica Turca di Cipro nord (T.R.N.C) riconosciuta solo dalla Turchia e di maggioranza turco-cipriota. Il segno della guerra e della divisione è ben visibile nell’immediato intorno della buffer zone. Attraversando il paese da est a ovest si possono notare elementi di abbandono e di degrado, come le case e villaggi abbandonati, ma si notano anche le recinzioni di filo spinato, le zone militari inaccessibili e i punti di attraversamento controllati (checkpoints). Inoltre, la limitata permeabilità tra le due parti congiuntamente al carattere del turismo tradizionalmente balneare dell’isola, rende i comuni confinanti con la buffer zone poco visitati e di capacità limitata. Nel caso di risoluzione del problema cipriota, la progettazione di un sistema di mobilità dolce lungo la buffer zone che passa sui percorsi della divisione e si connetta con elementi legati alla guerra, oltre alla creazione di un vero e proprio percorso di memoria è consente anche alla valorizzazione dei comuni circostanti alla buffer zone, creando condizioni favorevoli per lo sviluppo di una nuova tipologia di turismo e intercettando i flussi turistici verso l’entroterra. A tale scopo, il progetto presenta come punti chiave l’accessibilità diffusa, il mantenimento della memoria attraverso la connessione dei luoghi abbandonati, l’aumento della fruibilità e della vivibilità dei territori tramite la connessione con le risorse presenti, gli elementi d’interesse ambientale e storico-culturale e la differenziazione dei servizi in funzione all’ambito attraversato. Infine, Il progetto si concretizza con un approfondimento sull’ambito urbano di Nicosia e con una proposta progettuale di una greenway urbana nella città storica. Sulle intersezioni con gli assi urbani, lungo la greenway del centro storico, si sono individuati i punti nodali da dedicare all’inserimento di monumenti legati alla guerra, creando una sorta di ecomuseo. Nello specifico, uno di questi punti nodali è stato oggetto di progettazione di maggior dettaglio, destinato a creare uno spazio pubblico aperto con la presenza di elementi di memoria della guerra.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleLa linea Verde di Cipro. Una rete di mobilità dolce per la ricucitura della buffer zoneit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorSenes, Giulio
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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