dc.description.abstract | Capita spesso che una ricerca o un progetto abbiano inizio proprio dalle parole; è quello che è successo in questo caso, due foglietti di carta bianchissima contenenti due parole scritte a pennarello: cura e necessità. Divisa in tre volumi, rispettivamente contenenti le fasi di ricerca, processo e progetto, questa tesi cerca di indagare i principali cambiamenti in atto all’interno del panorama del design contemporaneo, con l’obbiettivo di costruire una proposta di progetto adeguata rispetto all’evoluzione dell’ambiente domestico.
In una prima parte, quella di ricerca, i temi affrontati riguardano il rapporto che lega l’uomo agli oggetti, si desidera averli perché necessari o per una qualche mania di possessione? Ci si affeziona o no? Da cosa dipende? Domande queste che trovano fondamento nel tema del lavoro, in quel dibattito storicamente turbolento tra ruolo dell’uomo e ruolo della macchina, tra artigianato ed industria, ma quand’è che finisce uno e inizia l’altro? Come dovrebbe essere questo rapporto in epoca contemporanea? Che oggetti produce questo legame? È nel tentativo di indagare tali dinamiche che questa tesi si fa spazio, trova nuove curiosità, aneddoti da approfondire, domande sul futuro di manufatti a cui intere generazioni hanno dedicato la loro stessa vita. Cosa sono diventati gli oggetti? Come è cambiato oggi il contesto all’interno del quale agiscono?
Così gli innumerevoli spunti di riflessione, sollevati dai casi studio presi in esame in questa prima fase, hanno portato il progetto, praticamente in modo naturale, nella direzione di un oggetto a metà tra l’architettura e il design: il mobile abitabile. Nel volume riguardante il processo è questo il tema principale, la trasformazione di una serie di ragionamenti e proposte, in un oggetto capace di risolvere lo spazio domestico sfruttando anche alcuni dei principali mobili che, tipicamente, popolano la casa.
Tale mobile, viene infine raccontato nell’ultimo volume, quello riguardante il progetto. All’interno, oltre ai disegni tecnici, ai materiali, ai colori e alle lavorazioni, si trova una parte dedicata all’inserimento di questa proposta d’arredo in un contesto abitativo tradizionale. Reticolo, nome del mobile, si interfaccia così con una serie di elementi che caratterizzano lo spazio, pavimenti in graniglia, stucchi e pareti colorate, con l’obbiettivo di ricavare in un ampio open space un’area dedicata allo smart working ed una destinata al momento dei pasti o, semplicemente, al relax. | it_IT |