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dc.contributor.authorSoleri, Giorgia
dc.date.accessioned2021-08-19T07:15:19Z
dc.date.available2021-08-19T07:15:19Z
dc.date.issued2021-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3847
dc.description.abstractL’intento che si pone la tesi è quello di studiare un marchio o label di riconoscimento per l’accessibilità degli impianti sportivi, indoor e outdoor. Lo sviluppo della tesi è stato occasione per approfondire l’approccio progettuale del design for all e porre le basi per sviluppare un utile strumento di comprensione dei problemi delle strutture sportive, per poterli affrontare guidando i progettisti e stimolando i gestori. La tematica della disabilità è ampia e ricca di tante sfaccettature; sono stati identificati quattro profili di utenza: persone con ridotta capacità di movimento, persone su sedie a ruote, persone con disabilità sensoriali e persone con disabilità intellettiva relazionale. È difficile generalizzare le diverse problematiche e trovare una soluzione unica ed accessibile per tutti gli utenti, non solo quelli disabili ma anche donne incinte, anziani, etc. Lo scopo è quello di creare ambienti e servizi inclusivi per tutti, non limitandosi all’abbattimento delle barriere fisiche, ma ponendo particolare attenzione anche alle altre disabilità, come quelle sensoriali o intellettive e relazionali. Una struttura accessibile a 360° permetterà a tutti di avere gli stessi diritti e di poter usufruire in autonomia dei servizi proposti. Il Sistema studiato e sviluppato per gli impianti sportivi ha provato a tenere conto di più problematiche possibili, andando a creare appositi criteri di valutazione che vanno oltre le normative in vigore, criteri che possano essere soddisfatti molto spesso con piccoli accorgimenti poco onerosi che aumentano di molto il grado di accessibilità e di comfort dell’ambiente. La prima parte della tesi è stata dedicata ad analizzare il binomio sport-disabilità e la normativa in vigore per l’accessibilità. Successivamente sono stati approfonditi i modelli di rifermento per lo sport, quali CONI e CIP; sono stati studiati alcuni marchi che hanno ispirato la struttura del sistema: la Bandiera Lilla, la Bandiera Blu, il Protocollo ITACA ed il progetto SOFIA; infine sono stati esaminati i bisogni specifici delle persone con disabilità. Durante lo svolgimento del lavoro, sono intervenuti esperti del settore che tramite esperienze personali e lavorative hanno arricchito il cuore del sistema. In seguito, si è studiato un possibile modello di marchio denominato provvisoriamente SiVA, Sistema Valutazione Accessibilità. È un sistema matematico adattabile alle diverse tipologie di impianti sportivi tramite una configurazione iniziale ed è strutturato in 16 Aree di Valutazione, 49 Categorie e 125 Criteri. Le aree di valutazione corrispondono a vere e proprie aree della struttura, sono dunque gli ambienti che verranno presi in considerazione nella valutazione. Ogni Area di valutazione avrà un proprio peso sul totale che corrisponde a 100 punti. Il peso di ogni singola area è stato stabilito sulla base di quanto emerso dai confronti con persone appartenenti alla categoria di cui SiVA si occupa e da esperti del settore. I criteri invece sono criteri di accessibilità, molti seguono le normative, ma altrettanti vanno oltre la normativa valutando dettagli ed accorgimenti che fanno la differenza in tema di accessibilità. Per poter valutare correttamente, ed in modo oggettivo, i singoli criteri, è stata sviluppata una guida apposita che presenta nel dettaglio la descrizione di ogni criterio e delle possibilità di risposta. La parte finale della tesi è invece dedicata all’applicazione del sistema su sei impianti sportivi esistenti. Applicando il sistema, sono stati riscontrati esiti finali in linea con l’accessibilità delle strutture valutate: i risultati ottenuti hanno confermato il funzionamento generale del sistema. Lo studio nel dettaglio dei 125 criteri con risposta multipla e specifica, rende la valutazione sul campo relativamente rapida e precisa. Dato l'interesse che associazioni ed esperti contattati hanno mostrato, l’augurio è che il lavoro svolto per la tesi possa rappresentare il modello per un futuro sviluppo concreto del sistema che contribuisca a risolvere, anche in minima parte, quei problemi reali che tutti i giorni limitano la libertà di una buona percentuale della popolazione. Se gli impianti sportivi mettessero in atto gli accorgimenti di cui si parla nella tesi, renderebbero senz’altro la vita dell’atleta disabile più semplice e darebbero la possibilità ad un numero maggiore di persone di potersi avvicinare a questo mondo, garantendo quell’inclusività di cui lo sport si è sempre fatto portatore e bandiera. L’obiettivo del sistema, dunque, oltre a mettere in luce le strutture che sono eccellenti in campo di accessibilità, è quello di offrire linee guida che mettano in evidenza quegli interventi che non necessitano di un piano di ristrutturazione, ma che andrebbero ad agevolare le persone con bisogni specifici, aumentando così il grado di accessibilità dell’intera struttura. La speranza è quella di riuscire a sensibilizzare ulteriormente il settore sportivo, in modo che strutture già accessibili a livello motorio, possano migliorare ulteriormente andando incontro a tutta l’utenza. Solo progettando un ambiente accessibile a 360°, o adeguando il più possibile l’esistente, si riuscirà a garantire a tutti gli stessi diritti: quelle che sono disabilità in ambienti ostili, risultano nulle in ambienti adatti ed accessibili.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleStudio di un sistema per la valutazione dell’accessibilità negli impianti sportiviit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorGiachetta, Andrea
unire.assistantSupervisorGaldi, Valia
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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