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dc.contributor.authorCattaneo, Michele
dc.date.accessioned2021-08-19T07:00:39Z
dc.date.available2021-08-19T07:00:39Z
dc.date.issued2021-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3844
dc.description.abstractIl presente lavoro di ricerca concerne la valutazione dell’opportunità di impiego della terra cruda in contesti di ricostruzione emergenziale, spesso caratterizzati da scarsità di risorse e di materie prime. In particolare, il problema della ricostruzione in condizioni di emergenza è inquadrato nell’ambito del caso studio di Haiti, violentemente investita da un terremoto distruttivo nel 2010 e testimone di un processo di ricostruzione caratterizzato da forti criticità. È possibile in casi come quelli di Haiti ipotizzare una ricostruzione d’emergenza in terra cruda e con quali modalità esecutive e vantaggi per la popolazione locale? A tale interrogativo si tenta di dare una risposta attraverso un percorso di ricerca che si articola in quattro macro-sezioni. In via preliminare è tracciata una ricognizione delle tecniche tradizionali di costruzione in terra cruda, insieme all’individuazione dei principali vantaggi derivanti dall’uso di tale materiale e delle potenziali criticità che richiedono particolari accorgimenti. Segue una sezione di carattere tecnico che analizza materiale terra ai fini dell’impiego costruttivo. Le terre sono descritte come materiale da costruzione e se ne individuano le caratteristiche salienti da considerare nel campo dell’edilizia. Al fine di tracciare una metodologia di riconoscimento e caratterizzazione qualitativa di questo materiale, è stata condotta una di selezione di terreni sottoposti a test empirici di valutazione della composizione e resistenza. Confluiscono in tale sezione anche i risultati delle sperimentazioni di un lavoro di ricerca condotto nel 2017 presso l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Lyon concernente lo sviluppo di un prototipo di pavimentazione in terra cruda ad uso pubblico. Infine, si affronterà il caso studio di Haiti, dove un violento terremoto ha distrutto parte del patrimonio edilizio nel 2010, evidenziando le principali problematiche legate alla ricostruzione in fase emergenziale ed alle contraddizioni insite nel settore edilizio sull’isola che rischiano di compromettere la conservazione del sapere tradizionale in favore delle logiche di mercato. La tesi si conclude con lo sviluppo di una proposta progettuale: un modulo abitativo in terra cruda che possa rispondere da una parte alle caratteristiche proprie dell’architettura locale haitiana e dall’altra alle problematiche di rischio sismico e scarsità di materie prime dell’isola, in alternativa alle più diffuse costruzioni intelaiate in cemento armato che hanno rilevato tutte le loro debolezze e criticità nel tempo. Il progetto si sofferma sugli aspetti tecnici e di messa in opera della costruzione senza tralasciare l’importanza di rapportarsi al patrimonio tradizionale offrendo qualità in termini di spazio, prestazione strutturale ed ambientale.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleRicostruire in pisé in contesti emergenziali: il caso di Haitiit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorCorradi, Massimo
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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