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dc.contributor.authorRodomonti, Aria
dc.date.accessioned2021-08-18T13:46:04Z
dc.date.available2021-08-18T13:46:04Z
dc.date.issued2021-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3819
dc.description.abstractQuesto lavoro nasce da una pura fascinazione per gli ex edifici industriali recuperati che caratterizzano la scena artistica e culturale berlinese, e dalla volontà di realizzare un progetto di riconversione basato su questi riferimenti. L’intera tesi ruota quindi intorno alla ricerca di un edificio abbandonato, durante i quali sono stati studiati e approfonditi diversi temi. Nella prima parte, più teorica, viene ripercorsa la storia dell’elettrificazione di Berlino degli anni Venti che ha caratterizzato la seconda rivoluzione industriale. Viene affrontata con particolare attenzione l’opera di Hans Heinrich Mueller, architetto capo del dipartimento di costruzione della ex società elettrica Bewag e autore di quasi 40 edifici costruiti a Berlino nel giro di pochi anni. Parallelamente è stato svolto un lavoro di mappatura analizzando tutti gli edifici sotto la tutela dei monumenti che hanno trasformato la capitale tedesca in quella che già all’epoca veniva chiamata “Elektropolis Berlin”, collezionando dati e informazioni di diversa natura. Attraverso un salto temporale di cento anni vengono poi analizzate le nuove funzioni ospitate in queste strutture al giorno d’oggi, evidenziando che la maggior parte di esse siano caratterizzate da un’identità chiusa e privata, contraddicendo la logica del bene culturale comune. Questi edifici rappresentano la grande elettrificazione, la seconda rivoluzione industriale, il periodo più fiorente che la città di Berlino abbia mai affrontato, simboleggiano un tassello fondamentale della storia della città portando con sé una forte identità storica e culturale. Per questa serie di osservazioni, i progetti di conversione di questa tipologia architettonica dovrebbero forse cercare di conferirle un carattere aperto, pubblico, per dare ai cittadini la possibilità di conoscerla, condividerla e apprezzarla. Questa dovrebbe essere la natura di un bene culturale. Considerando l’importanza di questi edifici per il patrimonio culturale della città, il progetto finale cerca di ribaltare la logica privata della gentrificazione aprendo le porte al pubblico e offrendo un nuovo spazio che favorisca l’aggregazione sociale.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleConverting the current. Recupero dell’ultimo frammento dell’elektropolis Berlinit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorScelsi, Valter
unire.assistantSupervisorGutierrez Marquez, José Mario
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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