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dc.contributor.authorTerragni, Marta
dc.date.accessioned2021-08-18T12:39:51Z
dc.date.available2021-08-18T12:39:51Z
dc.date.issued2021-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3806
dc.description.abstractEscape è un catamarano che nasce dalla volontà di voler dare una risposta concreta a questo periodo di pandemia, un modo per provare a risolvere, o meglio arginare, questo pesante periodo e dare alle persone un mezzo che consenta loro di passare dei periodi di vacanza in modo più spensierato rispetto a quello che da un anno a questa parte stiamo vivendo, cercando di riportarle alla vita di prima. La barca, infatti, è adatta ad essere utilizzata in questi periodi perché naturalmente garantisce il distanziamento sociale. Alla base del concept di questa imbarcazione c’è l’idea di voler ampliare il pubblico che può utilizzarla; infatti, per poter fare ciò, viene dimensionata su una dimensione inferiore ai 10m, limite per il quale rientra nella categoria dei natanti e può essere utilizzata anche senza patente nautica (pur restando entro le 6 miglia dalla costa), e inserita nella categoria di barche per il charter, ampliando la fruizione anche a quelle persone che non possono permettersi di comprare una imbarcazione ma vorrebbe passare dei periodi in barca. Dunque, il catamarano ha una lunghezza fuori tutto di 9,96m con un baglio di 6,25m. Il ponte principale è ben diviso in due spazi aperti e uno chiuso all’interno: i due spazi a poppa e a prua sono contraddistinti da ampie zone divani che favoriscono la convivialità e i momenti insieme, mentre l’interno mantiene un corridoio lineare che collega i due spazi esterni e presenta una cucina con ampio divano e postazione guida. Da qui si accede ai due scafi speculari, che offrono una cabina matrimoniale, per un totale di quattro posti letto, con divani, bagno privato e armadi. Il ponte più alto, il flybridge, è impostato come un salotto all’aperto, con l’aggiunta di un comodo mobile cucina. L’ecosostenibilità è un tassello molto importante per questa imbarcazione in quanto si alimenta principalmente grazie alle energie rinnovabili che alimentano le batterie. Infatti, due sono gli impianti che rispettano questo tema: i pannelli fotovoltaici, che ricopro tutta la copertura del fly, e le due turbine eoliche. Questi due, in particolare, alimentano le batterie di servizio dell’imbarcazione, mentre il motore, anch’esso elettrico, è alimentato da batterie circa tre volte più potenti. E’ presente un piccolo generatore diesel che aiuta il lavoro delle batterie e degli altri impianti.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleEscape. Catamarano charter ecosostenibile per una vacanza covid-saleit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorMusio-Sale, Massimo
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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