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dc.contributor.authorColombo, Laura
dc.date.accessioned2021-08-18T07:47:35Z
dc.date.available2021-08-18T07:47:35Z
dc.date.issued2020-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3789
dc.description.abstractNella primavera del 2020 il gruppo di Re-Use Italy ha indetto un concorso di idee per la progettazione di uno spazio museale all’interno della Piscina Mirabilis nel Comune di Bacoli, in Campania. Il grande serbatoio fatto costruire dall’Imperatore Ottaviano Augusto tra il 27 a.C. e il 14 d.C. aveva lo scopo di assicurare l’approvvigionamento idrico delle numerose navi appartenenti alla Classis Praetoria Misenensis, stanziate nell’antico Porto di Miseno.Il deterioramento della penisola flegrea, dovuta agli effetti indotti dal bradisismo,rende la Piscina Mirabilis testimone dell’importanza degli insediamenti passati e delle loro vicende. Ne consegue che l’idea di progetto che si è inteso sviluppare punti alla massima conservazione del bene, ma ad un tempo, cerchi di rispondere alle richieste della civica amministrazione che intende rivitalizzare l’intero complesso. La trasformazione dello spazio ipogeo in un impianto museale dovrebbe poter conferire ai luoghi nuovi motivi di attrazione rafforzati dalla presenza di servizi di supporto alla nuova funzione. Gli interventi sono posti all’interno del bene e in copertura; con l’aiuto dei nuovi materiali e delle tecnologie a disposizione oggi si è cercato di creare uno spazio dove vecchio e nuovo dialoghino in un unicum contemporaneo proiettato nell’antichità della cisterna. All’esterno del grande serbatoio, per non interferire con la consistenza materica del bene, il progetto prevede la realizzazione di una struttura sopraelevata che non gravi in alcun modo sull’antico manufatto. Si intende così rispettarne l’originaria volumetria turbata dall’inserimento di un recente avancorpo appartenente ad una villa privata ma anche rispettare ciò che essa rappresenta nel tentativo di conseguire una soluzione in elevato che possa essere l’antitesi volumetrica allo scavo dell’invaso nella roccia. Con questo intento sono stati progettati, lungo le pareti esterne, due filari di archi in acciaio corten a sostegno delle strutture del nuovo complesso di edifici pensati a integrazione delle attività svolte dal museo. Come richiesto dal bando di Re-Use Italy all’interno del serbatoio si è cercato di realizzare un percorso tale da consentire al visitatore di osservarne l’invaso e i dettagli architettonici da differenti punti di vista e da diversi livelli. Consentire la totale accessibilità del complesso, anche ai differentemente abili, è stato quindi uno degli obiettivi principali del progetto. A tale proposito, si è previsto di realizzare una passerella che poggia su telai chiusi e che si districa tra la fitta selva di pilastri cruciformi nel tentativo di assicurare una visita a 360° della Piscina Mirabilis. In conformità con le tematiche di salvaguardia dell’ambiente e di sostenibilità, l’intero progetto, dall’invaso dell’antico serbatoio alla copertura del nuovo complesso, prevede diverse soluzioni tecnologiche che puntano ad una conduzione del bene in quasi totale autosufficienza.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePiscina Mirabilis: scelte tecnologiche per le installazioni d'arte nell'antica cisterna romana di Bacoliit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorRava, Giovanni Paolo
unire.supervisorGiachetta, Andrea
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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