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dc.contributor.authorQuattrociocchi, Tommaso
dc.date.accessioned2021-08-17T17:50:54Z
dc.date.available2021-08-17T17:50:54Z
dc.date.issued2020-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3779
dc.description.abstract“Uomo libero, amerà sempre il mare! Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola.” Voglio iniziare l’introduzione alla mia tesi di laurea con questa frase di C.Boudlair. Mi sono spesso ritrovato a pensare alla relazione-soprattutto in questo momento storico- tra il valore economico delle cose e la libertà di ogni singolo individuo cercando di trovare un giusto equilibrio. La mia riflessione mi ha portato a voler creare un’imbarcazione che fosse quindi espressione di libertà. Sono consapevole che la scelta più logica sarebbe stata quella di progettare una barca a vela. Tuttavia in pochi posseggono il tempo per godersi una barca a vela nel migliore dei modi in un mondo dove lavorare diventa prioritario e la velocità nello svolgere le mansioni giornaliere ancora di più. Già Marinetti più di un secolo fa scriveva “Se pregare vuol dire comunicare con la divinità, correre a grande velocità è una preghiera”it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleProject Quattro. Un quaranta piedi per un finesettimana di libertait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorMusio-Sale, Massimo
unire.assistantSupervisorInno, Alessandro
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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