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dc.contributor.authorSannino, Angelica Sofia
dc.date.accessioned2021-08-17T14:36:34Z
dc.date.available2021-08-17T14:36:34Z
dc.date.issued2020-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3774
dc.description.abstractA causa dell’attuale sviluppo del tessuto urbano porzioni più o meno estese del territorio extraurbano vengono spesso considerate come una risorsa da asservire alle esigenze sempre più pressanti delle città. Questi fenomeni di crescita urbana hanno determinato la perdita dei confini naturali associata ad un eccessivo consumo di suolo e sua impermeabilizzazione. La città non finisce più dove termina il tessuto continuo delle costruzioni, viene sempre più ad integrarsi in un sistema territoriale più vasto che comprende sia centri minori vicini sia territori intermedi rurali. Queste diverse realtà interagiscono tra loro come se fossero gli apparati di un singolo organismo, come avviene negli ecosistemi naturali. Il paesaggio viene visto così come mosaico ecologico composto da elementi connessi tra loro che scambiano flussi di materia ed energia. Si deduce che, col passare del tempo, il paesaggio abbia subito delle trasformazioni che hanno portato il sistema paesaggistico a diverse disfunzioni, causando una perdita o riduzione dell’habitat naturale, frammentazione delle sue componenti, perdita di connessioni con aumento delle barriere antropiche, perdita della porosità dei margini. Soprattutto in ambito urbano si assiste sempre di più ad alterazioni del ciclo naturale dell’acqua causate dell’aumento delle superfici impermeabili che diminuiscono i fenomeni di infiltrazione superficiale e profonda e aumentano i volumi delle acque meteoriche. Come avviene per l’organismo umano quando accusa un danno alla salute, si ricorre alla prescrizione del medico; così dovrebbe essere tutelata la salute del paesaggio per limitarne il degrado e creare le condizioni per un rapporto sinergico tra il sistema antropico e l’ecosistema in cui esso si appoggia. Con l’elaborato di tesi si desidera dimostrare come sia possibile intervenire per sanare queste ferite, in primis analizzando il paesaggio e utilizzando gli indicatori ecologici per comprenderne le caratteristiche e vulnerabilità. Successivamente prescrivere delle soluzioni di progettazione basate sulle Nature Based Solution e sul Sustainable Urban Drainage Systems che permettano di gestire i problemi legati al drenaggio urbano e ottenere benefici sulla qualità delle acque, aumento della biodiversità e aumento della fruizione di aree pubbliche. Il caso di studio in particolare riguarda il Comune di Segrate, al confine Est di Milano. La prossimità con il capoluogo lombardo ha negli anni segnato e determinato molti aspetti del suo sviluppo. Si presenta infatti come area di congiunzione tra grandi infrastrutture per la viabilità, caratterizzata da un consumo di suolo abbastanza intensivo, ma è al contempo anche una potenzialità poiché presenta all’interno del suo comune diversi specchi d’acqua e parchi urbani (esistenti e in fase di realizzazione) che possono fungere da nodi e connessioni con le aree verdi periurbane di interesse sovracomunale per il loro valore naturale, paesistico e storico-culturale.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleUna nuova infrastruttura verde e blu per il comune di Segrateit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorVagge, Ilda
unire.assistantSupervisorPirola, Luigino
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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