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dc.contributor.authorTomasetti, Giulia
dc.date.accessioned2021-02-03T16:20:55Z
dc.date.available2021-02-03T16:20:55Z
dc.date.issued2020-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3330
dc.description.abstractL'oggetto dello studio è il paesaggio collinare piemontese, nello specifico il territorio delle Langhe, Roero e Monferrato, riconosciuto a giugno del 2014 Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO (50° sito UNESCO italiano). Nel mio caso tutto ruota intorno al sedime ferroviario dismesso, di quella che anni fa era la tratta ferroviaria che da Cavallermaggiore arrivava sino ad Alessandria, chiusa dal 2010 a causa di un danno strutturale di una galleria tra Alba e Barbaresco. Nonostante da alcuni anni qualcosa si è mosso al fine di cambiare in qualche modo il destino della tratta, ad oggi la ferrovia è ancora abbandonata a sé stessa, presenta sempre l'armamento e la segnaletica, ma una grande quantità di vegetazione sta prendendo sempre più campo. Per questo motivo ho deciso di utilizzare la strada ferrata tra Alba e Castagnole delle Lanze al fine di convertirla in un percorso ciclo-pedonale che, sfruttando le esigue pendenze, sarebbe alla portata di tutti, adulti e piccoli, anziani e giovani, disabili e non, rispondendo in tutto e per tutto alle caratteristiche di una greenway. Nulla vieterebbe, ad ogni modo, di uscire, nei punti dove il percorso lo consente, dal percorso stesso, per addentrarsi nei vari borghi sparsi nelle colline o raggiungere le numerose aziende vitivinicole, percorrendo le numerose vie già presenti sul territorio. Inoltre, alcuni fabbricati dismessi (quelli che ancora non sono stati venduti a privati o dove già non esista un’attività al loro interno), verrebbero ripensati e riprogettati per poter accogliere attività legate alla storia agricola del luogo o semplicemente plasmate per il turista…naturalista! In particolare, a Castagnole delle Lanze, il progetto prevede una sistemazione a verde delle aree di pertinenza della stazione, che andrebbe a convivere con il mantenimento del ruolo originario del fabbricato viaggiatori e di un binario, per poter continuare l’esercizio ferroviario della Ferrovia del Monferrato, una delle dieci linee rivalutate (con il progetto Binari senza Tempo) e utilizzate per il transito dei treni storici a scopo turistico. Ho proceduto individuando nel territorio di Langhe, Roero e Monferrato un luogo adatto per la progettazione di un percorso ciclo-pedonale in quanto meta turistica indiscussa, conseguenza della vocazione per la coltivazione del vino, di svariati prodotti alimentari conosciuti a livello mondiale e del riconoscimento come Patrimonio UNESCO; inoltre, negli ultimi anni, la Regione Piemonte ha puntato fortemente su scenari green e bike friendly, come dimostra, ad esempio, l’ultimo progetto per la valorizzazione della fascia fluviale del fiume Tanaro del 2017, che si andrebbe a legare con il progetto della tratta ferroviaria dismessa, oggetto di studio. La scelta di creare un “corridoio verde”, a tratti alberato, vuole essere un chiaro segno di distinzione in un territorio ormai intensamente coltivato a vite, dove spesso sembra perdersi l’aspetto “naturale” del luogo, lasciando posto ad uno spazio creato esclusivamente a favore dell’attività economica. Infine, prende forma il logo che caratterizza il percorso: WWW - Walk-Watch-Wine - richiamando proprio ciò che di meglio questo sito di eccellenza può offrire, una gradevole passeggiata, un bel panorama e un gustoso vino. Ho deciso di privilegiare la mobilità green, lasciando spazio alla sostenibilità e aprendo una via piacevole dal punto di vista ambientale dalla quale è escluso, o utilizzato il meno possibile, il traffico motorizzato.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleUn corridoio verde tra Langhe, Roero e Monferrato. La svolta “green” della linea ferroviaria dismessa tra Alba e Castagnole delle Lanze e il recupero dei fabbricati in disusoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorFranco, Giovanna
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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