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dc.contributor.authorCarilli, Caterina
dc.date.accessioned2021-02-03T13:14:29Z
dc.date.available2021-02-03T13:14:29Z
dc.date.issued2020-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3329
dc.description.abstractHo voluto, creare un percorso che ha preso inizio nel 1919 con la nascita della Bauhous, passando attraverso i suoi direttori, ma approfondendo il discorso con Hannes Meyer, ma anziché parlare di Mies van der Rohe, ho preferito collegare Lilly Reich, come persona fondamentale nella vita di Mies che fu sua collaboratrice sia nella vita privata che nel lavoro e che grazie alla quale creò i suoi lavori migliori. Il discorso prosegue con Alexander Klein, che fu in disaccordo con Hannes Meyer quest’ultimo infatti lo aveva definito “freddo architetto–calcolatore” e che realizzò numerosi quartieri residenziali per gli operai. Concludo il discorso con Margarete Schütte–Lihotzky, prima donna che realizzò la cucina moderna secondo i canoni come li viviamo oggi, il suo prototipo è esposto al MoMA.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePercorso dalla Bauhaus a Margarete Schütte-Lihotzkyit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorChimenz, Luisa
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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