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dc.contributor.authorSburlino, Matteo
dc.date.accessioned2021-01-13T12:07:59Z
dc.date.available2021-01-13T12:07:59Z
dc.date.issued2020-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3305
dc.description.abstractL’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di dimostrare come il progetto di paesaggio applicato al territorio periurbano, sempre più caratterizzato dai “non luoghi” e da “vuoti urbani”, rappresenti uno strumento di pianificazione che consente di analizzare il paesaggio a partire dai suoi elementi strutturali, per arrivare ad agire su di esso, dando delle risposte alle sfide e agli attuali problemi urbani, in dialogo con il contesto in cui si opera, senza essere invasivi ma con gli interventi necessari per rimettere a regime il paesaggio destrutturato. In questo modo, spazi come i “non luoghi”, possono riacquistare dignità e diventare funzionali per la città, per la campagna e per il territorio, con il progetto di paesaggio essi mirano a diventare luoghi di vita e benessere per gli abitanti ma soprattutto per il paesaggio, diventando delle vere e proprie “infrastrutture per il paesaggio” con lo scopo di raggiungere gli obiettivi di conservazione ambientale, sviluppo sostenibile e della resilienza urbana. La tesi “Il parco della Cascinazza: brano di un’infrastruttura verde e blu nel paesaggio periurbano a sud di Monza”, può essere sostanzialmente divisa in due parti. La prima parte affronta il tema, dal punto di vista teorico, dell’attuale tendenza allo sviluppo dei paesaggi periurbani, passando attraverso l’evoluzione del territorio e del paesaggio nel rapporto tra la città e la campagna, e passando attraverso l’evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile che ha portato l’affermazione di nuovi concetti per la pianificazione ambientale come i servizi ecosistemici e le infrastrutture verdi. La seconda parte si può considerare invece, come un’applicazione dei concetti descritti nella prima: viene affrontato il caso studio nella città di Monza di ambiti di trasformazione, legati da elementi comuni del paesaggio e da prescrizioni di piano, che rappresentano oggi dei non luoghi per la città stessa. L’analisi parte dalla scala sovralocale con l’intento di delineare strategie per una pianificazione ecologica, che tradotte in strategie di azione alla scala locale, in accordo con gli strumenti di pianificazione, trovino un’applicazione esecutiva alla scala di progetto al fine di favorire la realizzazione di un nuovo parco periurbano che diventi parte dell’infrastruttura verde e blu già presente nel territorio e che sia capace di generare benefici per il paesaggio in un confronto finale attraverso l’applicazione degli indicatori di ecologia del paesaggio. Si vuole affermare non solo l’importanza, come strumento di pianificazione, di un progetto di paesaggio che parta dall’analisi degli elementi strutturali del paesaggio stesso per arrivare ad agire su di esso restituendo dignità agli spazi insediativi, agricoli e ambientali dei paesaggi periurbani, ma anche l’importanza delle infrastrutture verdi e blu e dei servizi ecosistemici come strategie di pianificazione in grado di garantire benessere per i cittadini e benessere per il paesaggio tramite la conservazione e l’implementazione del suo capitale naturale.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleIl parco della Cascinazza: brano di un'infrastruttura verde e blu nel paesaggio perturbano a sud di Monzait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorVagge, Ilda
unire.assistantSupervisorPirola, Luigino
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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