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La Lerchenfelderstrasse di Vienna come soglia. Una proposta progettuale sul ruolo futuro delle strade urbane come strumento di adattamento climatico e di rafforzamento della comunità
dc.contributor.author | Deo, Massimo | |
dc.date.accessioned | 2021-01-13T11:30:40Z | |
dc.date.available | 2021-01-13T11:30:40Z | |
dc.date.issued | 2020-10 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/3301 | |
dc.description.abstract | La condizione contemporanea in contesto urbano ci pone innanzi ad uno scenario puntualmente caratterizzato da alcuni fattori, tra cui aumento di densità della popolazione, diminuzione di spazi per la collettività e di aree verdi ed eventi meteorologici estremi, i quali incidono fortemente sulla qualità della vita collettiva e individuale. La tesi si interroga sulla possibilità di agire su questi fattori attraverso il progetto di architettura del paesaggio nel contesto urbano. Scegliendo come caso studio la Lerchenfelderstrasse a Vienna, la tesi sviluppa una nuova proposta urbana trasformando un’arteria di connessione per auto e tram in spazio pubblico per le persone. In questo processo si tenta di re-analizzare, alla luce delle recenti problematiche ambientali, il valore e l’impatto degli attuali stili di vita ponendoli in relazione con gli strumenti adottati dalla città e gli accordi internazionali attui a contrastare il cambiamento climatico. Vienna é stata scelta per la sua lungimiranza amministrativa in cui il trasporto sostenibile é stato alla base dei piani urbanistici a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso. Negli ultimi dieci anni la città ha inoltre supportato opere di pedonalizzazione di precedenti strade carrabili fino ad ottenere un cambio del codice della strada nel 2015 grazie al quale é stato reso possibile una formalizzazione legale del nuovo concetto della shared street -in tedesco Begegnungszone-. L‘importanza della mobilità ciclo-pedonale é stata così enfatizzata sia per il suo valore socio-economico (interazioni di quartiere, camminare come scelta salutare, l‘uso dello spazio pubblico per incrementare il senso di appartenenza al luogo) sia per essere eco-friendly. Oltre la metà delle persone nel mondo vive oggi in aree urbane, e questa proporzione è in aumento, inducendo una crescita urbana sia in termini di dimensioni che di densità . Ciò porta da un lato all‘aumento della „diversità della popolazione“ , dall’altro ad un incremento della densità del costruito ed una conseguenziale diminuzione delle superfici verdi e pubbliche. I risultati di questi fenomeni geopolitici si concretizzano nella diminuzione della resilienza urbana e nella frantuma- zione della società al cui interno vive. Allo stesso tempo la crisi mondiale del cambiamento climatico diviene sempre più imminente e tangibile nelle sue forme più conosciute di arcipelago di isole di calore urbano ed eventi alluvionali estremi come conseguenza diretta dell‘innalzamento della temperatura media oltre l‘1°C. In paesi come l‘Austria, la temperatura media attuale é superiore ai 2°C rispetto quella pre industriale . Al fine di proporre una visione della strada del futuro vista come luogo per una rigenerazione climatica e sociale, ci si é preoccupati di studiare gli aspetti sociali dello spazio pubblico, di come questo sia cambiato in relazione alle automobili ed in che modo si é cercato di far fronte alle problematiche derivanti dalla ‚dipendenza agli autoveicoli‘ in Europa. Si é poi passati alla analisi degli aspetti ambientali relativi al cambiamento climatico andando in seguito a studiare le strategie delle capitali scandinave e della città di Vienna per fronteggiare e mitigarne le conseguenze. Secondo l‘accordo di Parigi firmato nel 2015 da 195 nazioni, si prevede che le emissioni nette di gas serra (GHG) di origine antropica siano pari a zero nella seconda metà del XXI secolo al fine di contenere l‘innalzamento della temperatura media mondiale al di sotto del 1,5°C. I paesi che hanno formalmente accettato o „ratificato“ l‘Accordo di Parigi hanno presentato dei piani su come intendono affrontare il cambiamento climatico, noti come Contributi determinati a livello nazionale (NDC). Diversi gruppi di ricercatori in tutto il mondo hanno analizzato l‘effetto combinato della somma di tutti gli NDC. Tali analisi mostrano che gli impegni attuali sono insufficienti e inadeguati a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali . Le capitali scandinave sono state prese in analisi per i loro obiettivi esemplari: Oslo realizza i bilanci climatici, Stoccolma cerca di realizzare una città senza combustibili fossili entro il 2040 e Copenaghen, a sua volta, di raggiungere una città a zero emissioni di carbonio entro il 2025. In questo processo si rende chiara l‘importanza che la mobilità cittadina riveste per il raggiungimento di questi obiettivi. Oslo, ad esempio, limita l‘uso delle auto nel centro città eliminando tutti i parcheggi lungo le strade e restituendo questo spazio alle persone, mentre Stoccolma e Copenaghen mettono al centro dei piani urbanistici la mobilità ciclo-pedonale. Vienna propone di ridurre la quota modale delle auto al 15% entro il 2030 . Per far ciò, la città lavora da anni al potenziamento di un trasporto integrato in cui trasporto pubblico e connessioni ciclo-pedonali ne sono alla base. Enabling mobility without car ownership è una delle preoccupazioni centrali della politica dei trasporti dello STEP 2025 . Il progetto si inserisce in questo contesto e vede nella diminuzione della quota modale delle auto la possibilità di passare dalla car-ownership al car-sharing riducendo drasticamente il numero di auto in ambiente urbano spostando la parte restante dalla strada a garage compatti e meccanizzati la cui architettura dovrà creare luoghi interattivi per le persone ed essere ben integrata con l‘ambiente urbano circostante. Il seguente progetto riorganizza le gerarchie dei flussi stradali e rivaluta la funzione dell‘auto, la quale non sarà più percepita come un mezzo di trasporto individuale nella vita quotidiana, ma piuttosto come un mezzo di trasporto utile in certe commissioni e situazioni in cui non sono disponibili altri mezzi. Le strade dovrebbero continuare a garantire la mobilità dei veicoli, soprattutto per le emergenze, i vigili del fuoco, le ambulanze e il trasporto di beni di prima necessità. Lo spazio liberato grazie all‘eliminazione dei parcheggi dovrà essere restituito alla popolazione e finalizzato ad aumentare la vita lungo le strade della città, rafforzando così le comunità locali. Allo stesso tempo è essenziale che l‘ambiente sia da un lato progettato per risultare accogliente e fruibile, e dall‘altro capace di contrastare i fenomeni dovuti al cambiamento climatico. Il progetto mira a realizzare un sistema che favorisca sia lo sviluppo florido degli alberi sia l‘immagazzinamento dell‘acqua piovana. Questo perché gli alberi si sono dimostrati strumenti fondamentali per la mitigazione delle isole di calore urbane , oltre a permettere l‘accumulo di anidride carbonica e il filtraggio delle polveri sottili e gas serra dannosi alla salute degli esseri viventi e l‘ecosistema. Promuovere lo sviluppo delle piante massimizza quindi gli effetti positivi di questi sull‘ambiente urbano. L‘accumulo di acqua piovana ne riduce invece l‘afflusso nella rete fognaria ed è una fonte essenziale per la vegetazione. In questo modo gli spazi liberati dalle automobili sono resi resistenti alle ondate di caldo estivo e possono quindi ospitare diverse attività. L‘installazione di nuovi posti a sedere incoraggerà la permanenza delle persone, le aree riservate alle attività ricreative permetteranno di vivere lo spazio pubblico come luogo di svago. Facendo ciò si tenta di rafforzare il senso di appartenenza al luogo della comunità locale nonché i rapporti del vicinato. La scelta dei materiali e il posizionamento degli alberi è stato determinante nel contrastare le isole termiche urbane: grazie al software ENVI-MET è stato possibile individuare i punti critici dell‘area di progetto. L‘hotspot nella Lerchenfelderstrasse si trasforma in un‘oasi fresca dove i nebulizzatori si attivano durante le ondate di calore. Per evitare errori analoghi a quelli già riscontrati a Vienna, questi avranno degli ugelli nel manto stradale e l‘acqua in eccesso sarà poi reintegrata nel sistema spugna in modo da massimizzare l‘utilizzo di questa fonte preziosa. Gli alberi abbondanti lungo la strada forniranno ombra fresca sia ai pedoni che alle facciate esposte a sud, oltre a bilanciare le emissioni di anidride carbonica e a contrastare gli effetti del cambiamento climatico attraverso l‘evapotraspirazione e la fotosintesi. Sempre con l‘utilizzo di ENVI-MET, si è cercato di verificare e quantificare i risultati della proposta progettuale confrontandoli con lo stato attuale: è così possibile osservare che sia la temperatura dell‘aria che quella della superficie stradale registrano dei lievi miglioramenti grazie alle modifiche proposte. Sebbene l‘architettura del paesaggio sia un grande e potente mezzo per aumentare la resilienza delle nostre città, è fondamentale riaffermare l‘importanza e l‘urgenza di misure politiche in termini di sviluppo sociale ed economico che siano sostenibili ed ecologiche. Il rovesciamento della gerarchia dei flussi stradali, che in questo progetto si svolge a favore dei più deboli, cioè dei pedoni, non è solo finalizzato alla riappropriazione del suolo pubblico finora occupato dalla classe automobilistica privilegiata, ma vuole presentarsi come un catalizzatore per un cambiamento sociale essenziale per affrontare la crisi climatica globale che stiamo vivendo. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.title | La Lerchenfelderstrasse di Vienna come soglia. Una proposta progettuale sul ruolo futuro delle strade urbane come strumento di adattamento climatico e di rafforzamento della comunità | it_IT |
dc.type | Thesis | it_IT |
unire.supervisor | Rinaldi, Bianca Maria | |
unire.assistantSupervisor | Baldauf, Tobias | |
dc.publisher.name | Università degli Studi di Genova |
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Paesaggio [495]