dc.description.abstract | L’America Latina ha attualmente un tasso di urbanizzazione pari all’80%, il più elevato del pianeta. Il fenomeno di urbanizzazione del suolo si è prodotto in meno di 40 anni (1950-1990), con un ritmo così accelerato che si può definire ‘esplosione urbana’. (ONU - Habitat, 2012:18)
Questa è avvenuta in un tempo relativamente breve, ha fatto sì che, una volta saturato il suolo urbano, le città crescessero verso aree periferiche generando un modello di invasione informale. In Colombia, come in altri paesi dell’America Latina, l’urbanizzazione informale è stata, dall’antichità ad oggi, la forma che ha maggiormente dominato lo sviluppo delle città. La città di Bogotà ad oggi non è altro che il risultato di una serie di interventi, avvenuti nel tempo, volti a regolamentare le invasioni informali per dare origine così alla città pianificata. Per rispondere all’urbanizzazione incontrollata, lo Stato ha attivato dei piani d’intervento per il miglioramento e la legalizzazione di queste aree. Le invasioni informali sono ormai una dinamica comune per le città colombiane, per questo le modalità di intervento su queste aree non sono più quelle di re-ubicare la popolazione, bensì di legalizzare ed integrare gli insediamenti al suolo urbano regolare della città. Gli effetti che ha la legalizzazione su questi territori e conseguentemente sugli stessi abitanti, non sono sempre positivi e soprattutto non tutti ne possono beneficiare. Il Governo Nazionale e le Entità territoriali hanno studiato strategie e programmi per risanare e diminuire l’indice di povertà e precarietà di questi insediamenti (Programa de Desmarginalización, Derecho social a una vivienda digna, Politica de Mejoramiento Integral de Barrios (MIB)).
Durante la mia permanenza nella città di Bogotà, ho avuto modo di studiare e analizzare nello specifico il contesto di San Isidro Patios, uno dei tanti insediamenti informali che si trova sulle colline orientali di Bogotà. Il percorso di analisi è iniziato con una raccolta cartografica urbana, per proseguire con l’identificazione di progetti e programmi di intervento esistenti e diversi sopralluoghi, infine si è concluso con interviste e cartografie elaborate con la collaborazione della popolazione. Alla fine di questo lavoro ho elaborato una cartografia secondo il sistema di analisi SWOT, uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce del luogo con l’obiettivo di identificare i fattori opportuni e necessari per definire le linee base di intervento del progetto. L’obiettivo generale è quello di promuovere lo sviluppo urbano progressivo del quartiere per mezzo della realizzazione di nuove infrastrutture e di nuovo spazio pubblico.
Al fine di migliorare la qualità della vita della popolazione e ottenere la legalizzazione del territorio il progetto è volto a:
- dotare il quartiere di infrastrutture e servizi;
- contribuire al miglioramento del tessuto urbano e della sua struttura ecologica;
- fornire soluzioni alternative per la riqualifica dell’ambiente.
La rigenerazione urbana di San Isidro Patios, è elaborata secondo un approccio volto a sfruttare le caratteristiche proprie e la ricchezza ambientale del territorio, per riabilitare e recuperare gli spazi verdi esistenti e dotare il quartiere di nuovi spazi pubblici. Sono stati individuati punti strategici all’interno del territorio per essere riqualificati, riutilizzati e interconnessi da un percorso pedonale, dotando il quartiere di un’infrastruttura efficace per migliorare la mobilità e l’accessibilità delle aree ricreative.
Sono stati realizzati tre progetti puntuali, legati tra loro da queste caratteristiche comuni:
- materiali e tecniche costruttive;
- scopo di riabilitare zone abbandonate del quartiere;
- attività sportive e ludico-ricreative.
Il primo progetto consiste nella realizzazione di una piazza di forma circolare, suddivisa in aree capaci di ospitare diverse attività e di rispondere alle esigenze dei cittadini per ogni fascia di età. Inoltre il progetto include una terrazza panoramica che permette una visuale a 360° che spazia dalla città fino alle colline del quartiere.
Il secondo intervento prevede la costruzione di una via pedonale, pensata per lo spostamento di persone di ogni categoria: adulti, anziani, disabili e bambini. Tale progetto consiste nella realizzazione di tre tipologie di strade: una passerella per agevolare lo spostamento di carrozzine e passeggini, una scalinata, e infine uno scivolo pensato per lo spostamento e il divertimento dei i bambini. Il progetto include l’integrazione e la rigenerazione del verde urbano.
Infine l’ultimo intervento prevede la progettazione di un centro polivalente, fruibile dalla comunità come luogo di aggregazione per attività culturali e ricreative. Il sito è ubicato adiacente alla zona boschiva denominata “Quebrada Moracì”, in un’area in pendenza tra i quartieri La Esperanza Nord Oriental, San Isidro Alto del Cabo e San Isidro II. Il progetto comprende:
- un centro di ricovero e sostegno per chi si trova in difficoltà che offre un supporto abitativo temporaneo;
- un edificio di due piani che ospiterà: una sala espositiva, due sale multiuso, un’area amministrativa, un’area di servizi e un deposito;
- una terrazza che offre spazi adattabili e flessibili per favorire un’ampia gamma di attività ed eventi;
- una passerella che attraversa la fitta vegetazione dell’area.
L’identità dell’edificio nasce dall’incontro di due diversi fattori posti alla base del progetto: la lettura del luogo nel quale sarà ubicato e le diverse funzioni che dovrà ospitare.
I risultati che miro a realizzare a seguito dell’intervento di riqualifica sono:
- connettere e attivare i vuoti urbani e aree verdi esistenti;
- potenziare le attività commerciali locali favorendo spazio pubblico di qualità e flusso di turisti;
- rigenerare gli spazi naturali esistenti;
- dotare il quartiere di un nuovo accesso (dalla piazza progettata);
- riattivare le aree abbandonate;
- incentivare lo sviluppo progressivo. | it_IT |