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dc.contributor.authorLiccardo, Filomena
dc.date.accessioned2020-09-12T14:42:18Z
dc.date.available2020-09-12T14:42:18Z
dc.date.issued2020-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3174
dc.description.abstractIl tema oggetto della tesi Ë líanalisi e le successive proposte di riuso e di restauro conservativo di villa Bordoni, uníabitazione borghese di inizio Novecento situata ad Altare, in provincia di Savona. Líedificio Ë stato costruito dallíingegnere savonese Alessandro Martinengo, Ë stato sottoposto a vincolo a partire dal 1991 e ha subito diversi passaggi di propriet‡ e cambi di destinazione díuso. Il soggetto Ë stato scelto in quanto, trovandosi in una posizione ben visibile rispetto alla principale via di percorrenza della citt‡, Ë stato possibile osservare, anno dopo anno, il lento processo di decadimento che ha subito a seguito del suo abbandono. Líinteresse personale per villa Bordoni Ë quindi cresciuto nel tempo ed Ë culminato con la realizzazione di questa tesi. Partendo dal presupposto che ´il rispetto del passato richiede la sua conoscenzaª,1 la parte predominante del lavoro Ë incentrato sullíanalisi del contesto e delle peculiarit‡ della villa. Tale conoscenza perÚ non Ë stata fine a se stessa, ma ha avuto lo scopo di indirizzare al meglio le successive scelte progettuali. La tesi Ë stata strutturata in sei capitoli principali, ai quali segue una raccolta di allegati, tra cui si possono trovare le tavole urbanistiche di inquadramento, i rilievi forniti, le relazioni storico-artistiche della villa redatte negli anni, la documentazione fotografica e i vari elaborati prodotti. ï CAPITOLO 1 . Il contesto Dopo aver inquadrato territorialmente Altare ci si Ë soffermati sulla sua storia e, in particolare, sulla forte identit‡ vetraria che ha caratterizzato e continua ad influenzare la citt‡. Sono stati poi ricercati, in questo contesto, gli edifici coevi per valutarne le caratteristiche e lo stato conservativo. Oltre a villa Bordoni, ad inizio Novecento e a poca distanza líuna dalle altre, sono state edificate altre due ville: Villa Rosa e Villa Agar. Nonostante tutti e tre gli edifici furono sottoposti a tutela verso fine del secolo scorso, solamente le ultime due vennero successivamente restaurate e sono effettivamente in uso. Líultima parte del capitolo Ë invece incentrata sulle industrie presenti in Valbormida e sulla loro storia. In questa fase inoltre sono stati riportati qualitativamente i dati sulla qualit‡ dellíaria oggi. CiÚ Ë stato fatto con lo scopo di poter interpretare al meglio i fenomeni di degrado rinvenuti nellíedificio in esame. ï CAPITOLO 2. Il progettista di villa Bordoni: Alessandro Martinengo In questo capitolo ci si Ë soffermati sul progettista di villa Bordoni, Alessandro Martinengo. Oltre ad alcune nozioni essenziali sulla sua vita, sono state prese in esame le sue architetture al fine di identificarne gli elementi ricorrenti per poterli poi riconoscere in villa Bordoni. ï CAPITOLO 3. Villa Bordoni La parte iniziale di questo capitolo affronta líinserimento di villa Bordoni nel suo contesto territoriale, storico e culturale. Si ringrazia soprattutto il Comune di Altare, la cui disponibilit‡ si Ë rivelata fondamentale per quanto riguarda il reperimento dei contatti e dei rilievi della villa. Per avere un quadro generale sintetico, Ë stata innanzitutto realizzata una scheda anagrafica della villa. Per quanto concerne la storia della costruzione, non essendoci una vera e propria trattazione specifica, le notizie sono state reperite principalmente dalle relazioni storico-artistiche redatte negli anni e da diversi articoli di giornale. Uníaltra testimonianza orale di interesse Ë stata fornita dal professor Arnaldo Bordoni, nipote del committente della villa. Per poter procedere ad uníulteriore livello di approfondimento sullíedificio Ë stato necessario, in questa fase, fornire alcune nozioni fondamentali per la corretta comprensione del lavoro svolto nei capitoli successivi. Nello specifico sono stati chiariti il metodo di analisi utilizzato, il tipo di organizzazione dei dati e i relativi codici e sigle utilizzati. ï CAPITOLO 4. I materiali e le tecniche costruttive Le analisi sui materiali e le tecniche costruttive della villa sono state effettuate prevalentemente attraverso metodi empirici, quindi tramite indagini in situ. Per poter approfondire ulteriormente la composizione dei materiali, sono state effettuate delle analisi mineralogico-petrografiche, eseguite dal geologo Roberto Ricci. ï CAPITOLO 5. Il degrado Nel caso di Villa Bordoni le cause di deterioramento sono principalmente imputabili allíazione prolungata degli agenti atmosferici e delle condizioni climatiche. Il rapido deterioramento Ë ulteriormente aggravato dalla mancanza di manutenzione e dallíabbandono della villa. Al fine di fornire una trattazione esaustiva, il capitolo Ë stato strutturato in una duplice maniera. In una prima parte del testo sono state descritti gli agenti e le forme di degrado ricorrenti nella loro intensit‡, mentre, in una seconda parte, sono stati approfonditi tutti quegli elementi che necessitavano di una trattazione pi˘ dettagliata, che altrimenti si sarebbe persa allíinterno di un discorso generale. ï CAPITOLO 6. Il progetto di restauro La parte progettuale si articola in due momenti: il primo relativo allo studio di una proposta per una possibile destinazione díuso e il secondo riguardante gli interventi conservativi da attuare per rallentare e, se possibile, arrestare i processi di degrado in atto. Per mediare tra le esigenze del progetto di conservazione dellíesistente e quelle del progetto di rifunzionalizzazione sono stati fissati, allíinizio del capitolo, dei criteri generali che entrambi dovranno perseguire. - Il progetto di rifunzionalizzazione In questa fase líanalisi del contesto sociale e culturale Ë stata determinante per orientare la scelta della nuova destinazione díuso. Dopo aver valutato le potenzialit‡ e i limiti propri di villa Bordoni e aver vagliato una serie di proposte, si Ë deciso di optare per la realizzazione di una scuola del vetro con annessa foresteria. Per validare ulteriormente la proposta progettuale, Ë stata eseguita uníanalisi S.W.O.T. Sono state quindi redatte cosÏ due diverse ipotesi alternative: la prima realizzata a partire da un desiderio di salvaguardia di tutti gli ambienti interni; mentre la seconda Ë stata ideata a partire da una pi˘ favorevole fruibilit‡ dellíedificio. Al termine dello studio si Ë giunti alla conclusione che la realizzazione di questíultima ipotesi avrebbe consentito di avere un giusto compromesso tra le esigenze di utilizzo e quelle legate alla conservazione dellíesistente. - Gli interventi conservativi Data líimportante dimensione dellíedificio e nella consapevolezza di non poter giungere ad un progetto esecutivo, in questa fase sono stati redatti dei criteri operativi da seguire per la realizzazione degli interventi conservativi. Il capitolo Ë stato suddiviso in una prima parte relativa alla risoluzione delle problematiche legate alla principale fonte di degrado della villa, ossia líumidit‡; una seconda parte Ë legata agli interventi da attuare in base alla tipologia di supporto; infine una terza parte relativa alle operazioni da eseguire su ulteriori elementi complessi.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleVilla Bordoni ad Altare (SV): analisi e proposte di interventoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorBoato, Anna
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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