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dc.contributor.authorMontina, Marco
dc.date.accessioned2020-09-01T07:06:43Z
dc.date.available2020-09-01T07:06:43Z
dc.date.issued2020-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3166
dc.description.abstractIl progetto ha l’intento di conservare i luoghi e la memoria di Craco, dando forma a un museo a cielo aperto, per far comprendere che la tradizione è una realtà sempre nuova che continua nel presente. Il primo intento è quello di ricucire il territorio danneggiato, con interventi sui percorsi, creando una trama tra i collegamenti interni della città. In secondo luogo il progetto vuole consolidare i manufatti esistenti, in modo da renderli sicuri e monitorando le piogge in modo da poter prevenire il rischio. La trama e l’ordito creano un tessuto, il percorso diventa il collante tra storia e presente. Attraverso il caso studio del paese di Craco vorrei sottolineare il problema dell’abbandono dei paesi, della diaspora dei cittadini dalla loro patria d’origine, per motivi diversi, ma che sono acuminati dalla difficoltà della vita in queste realtà. Tuttavia è nei paesi che si trova l’identità e le origini della nostra cultura e con il progressivo e sempre costante spopolamento dalle campagne, si perderanno anche le nostre radici, fondamentali per impostare un futuro . Per questo è importante innovare queste micro- realtà, mantenendo solide le sue relazioni sociali. E’ qui che bisogna intervenire, anche e soprattutto con l’architettura, il mezzo attraverso il quale si può arrivare ad un equilibrio coerente tra nuovo e vecchio, tecnologia e conservazione.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePatrimonio di confine. Trame ordito. Memorie e impronte per la valorizzazione di Cracoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorAndriani, Carmela
unire.assistantSupervisorAvagnina, Mario
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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