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dc.contributor.authorDagnino, Margherita
dc.date.accessioned2020-08-31T10:38:24Z
dc.date.available2020-08-31T10:38:24Z
dc.date.issued2020-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3161
dc.description.abstractL’intenzione di questo lavoro è di rilevare le potenzialità di un territorio in funzione delle sue risorse e suggerirne possibili sviluppi. L’oggetto sarà in particolare il comune di Riccò del Golfo di La Spezia, la cui attuale amministrazione aspira a restituire vitalità ad una realtà che, come molte altre in Italia, ha visto mutare le proprie dinamiche in conseguenza dei fenomeni di centralizzazione e urbanizzazione. Anche i territori sono oggi sottomessi alle logiche di mercato ed è essenziale che siano in grado di attirare investimenti ed attività che abbiano un impatto positivo per i residenti e le imprese locali. La prossimità con il Parco delle Cinque Terre, oggi forte polo di attrazione turistica, fa sì che l’entroterra sia frequentato spesso solo in relazione ad esso, come alternativa per l’ambito ricettivo o itinerario alternativo. Trovarsi in prossimità di territori con una così forte immagine può implicare che si trascurino le risorse presenti a causa di uno spostamento dell’attenzione che si ripercuote sulla percezione del valore da parte dei residenti stessi. Si innesca così un circolo vizioso in cui alla svalutazione segue la disattivazione della tutela attiva e di conseguenza si lascia strada al degrado. Si vuole qui esplorare come ogni comunità può individuare quali delle proprie risorse valorizzare senza entrare in competizione ma anzi armonizzandosi con le realtà circostanti. E senza dimenticare i nessi con i comuni contigui che fanno parte dello stesso sistema antropogeografico ed infrastrutturale, si è tentato di considerare il comune di Riccò del Golfo per il suo valore intrinseco e di comprendere le qualità che potrebbero garantirne una propria attrattività. Non si vuole con questo stendere le basi per un progetto della gestione del territorio ma piuttosto si intende sottolineare quali siano le risorse già presenti in un territorio colmo di ricchezze discrete e che passano inosservate se lo sguardo è passeggero. Questa zona viene infatti attraversata dalla via Aurelia ed ogni giorno molte persone vi passano, ma poche di queste conoscono ciò che si nasconde al di là del percorso principale che connette gli abitati circostanti alla città di La Spezia. I borghi antichi, i boschi di castagno, la rete di sentieri, le testimonianze storiche ed artistiche, la ricchezza naturale sono celati ai più e forse non sono familiari neanche a chi vive in prossimità. Cercando di identificare il territorio di Riccò del Golfo con le classificazioni della letteratura si trova una mancata corrispondenza: non si accorda interamente né con la definizione di area interna né con quella di rurale o di peri-urbano, ma è forse un ibrido tra queste. Si configura allora un problema di identità, in un contesto dove gli altri attori hanno saputo definire la propria immagine in maniera altamente competitiva. Come scrive Antonella Tarpino con una bella metafora quello che è necessario è effettuare “una rivoluzione dello sguardo” e reindirizzare la prospettiva per apprezzare ciò che già ha valore. Attraverso una nuova immagine che mette in luce le ricchezze altrimenti nascoste. Allora Riccò del Golfo, da “territorio percorso” in maniera passiva, può diventare un “territorio-percorso” da seguire, per le realtà vicine che con esso condividono tratti comuni, ma anche per altri che vogliano seguire la stessa strada di innovazione Territorio percorso perché, si vedrà, i percorsi sono per questi luoghi catalizzatori sviluppo e minacce di regresso, hanno modellato il disegno degli insediamenti nel passato e continuano a farlo. Possono diventare vetrina di una nuova realtà e cessare di essere attraversamenti ad alta velocità. Un’analisi attenta delle risorse sottolinea la qualità del contesto naturale di questo comune che si presenta in un ottimo stato di conservazione ed offre ottime potenzialità per uno sviluppo sostenibile, anche se non senza incontrare criticità. Da questa analisi le strade da percorrere si delineano quasi spontaneamente, intrecciandosi, e sono state dunque proposte delle idee di sviluppo basate sulle potenzialità locali e su come queste possano essere valorizzate al meglio per promuovere una produzione di identità con cui il comune possa incentivare la propria visibilità. Queste passano attraverso la sostenibilità energetica ed ambientale e si legano all’economia locale, nell’ottica di migliorare la vivibilità e attivare la tutela degli abitanti. Si è tentato per ognuna delle strategie suggerite di valutarne la fattibilità, seppure in maniera ipotetica, considerando le facoltà dell’amministrazione locale, in maniera da connettere alla realtà questa ricerca. Ciò che ci si augura con gli scenari che vengono delineati è di riattivare le dinamiche economiche e riportare in loco attività imprenditoriali che possano offrire occupazione ed incentivino il presidio del territorio, creando così un maggiore senso di appartenenza alla comunità.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleUn territorio percorso. Percorsi di valorizzazione per il comune di Riccò del golfoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorCozzani, Carlo Alberto
unire.assistantSupervisorGiachetta, Andrea
unire.assistantSupervisorTalamona, Celeste
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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