dc.description.abstract | Tale ricerca è caratterizzata da uno stampo interdisciplinare, ed è stata condotta prendendo in esame tre materie: l’architettura, la tecnica industriale e i sistemi vegetali.
Sono state analizzate le tecnologie del verde pensile e verticale, con lo scopo di comprenderne il funzionamento, al fine di determinarne le loro potenzialità in campo architettonico, tecnologico e funzionale, definendo linee guida e soluzioni tecniche-costruttive.
Gli obiettivi sono la definizione e classificazione tipologica, tecnica e morfologica dei principali sistemi di inverdimento pensile e verticale, l’analisi delle caratteristiche e peculiarità dei diversi componenti, individuando configurazioni conformi sotto il profilo tecnologico e funzionale, gli aspetti gestionali e manutentivi che tali sistemi a verde necessitano durante l’intero ciclo di vita, e i possibili campi di applicazione. Infine, questa tipologia di apparati tecnologici prevede la presenza di vegetazione naturale, laddove la collaborazione fra pianta e substrato di coltivo diviene importante. Sono state quindi identificate le specie vegetali più idonee, e definiti i vantaggi e i servizi ecosistemici in ambito urbano e a livello dell’edificio derivanti dall’applicazione di tali sistemi.
All’interno del sistema “verde pensile” esistono tre tipologie principali, le coperture a verde estensivo, semi-intensivo ed intensivo, le cui discriminanti interessano i differenti caratteri morfologici, quali lo spessore del substrato, la tipologia di strato vegetale, e soprattutto il grado di manutenzione. Relativamente al “verde verticale” invece, vi sono due realtà sistemiche distinte per natura e funzionamento, ossia i rivestimenti a verde e le chiusure verticali vegetate (comprendente la tecnologia dei muri vegetali). Esse si distinguono per la definizione tecnologica di base, il primo consiste in un apparato supplementare alla chiusura edilizia, comparabile ad un sottosistema tecnologico o a un componente edilizio, mentre il secondo può essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio sistema tecnologico.
Le analisi sono state effettuate mediante lo studio bibliografico di testi e ricerche, progetti, materiali, brevetti industriali e tecnologie utilizzate per la realizzazione di sistemi a verde pensile e verticale, valutando le proprietà tecniche e qualitative dei sistemi esaminati, attraverso l’ausilio e il confronto di disegni e casi studio; mentre l’indagine dei rapporti botanici e agronomici con i sistemi tecnologici esaminati, grazie alle conoscenze acquisite precedentemente a tale lavoro e tramite l’approfondimento di manuali.
In conclusione l’interesse è quello di porre l’attenzione all’impiego di vegetazione che prende corpo attraverso l’inverdimento in facciata e/o in copertura di abitazioni, strutture industriali e commerciali, parcheggi, scuole ed ospedali, nuovi ed esistenti che, in questa forma, possono essere recuperati e trasformati in spazi verdi e che, diversamente, resterebbero superfici non utilizzate.
In tale contesto, questa è la risposta che l’architettura può dare oggi, soprattutto se questi temi vengono pensati come un’opportunità di implementazione dei servizi ecosistemici all’interno del “sistema città”, laddove il verde si riduce esclusivamente ai grandi parchi, giardini o viali alberati. L’elemento vegetale non è più soltanto decoro e ornamento ma diviene “materiale da costruzione”, componente del progetto in grado di fornire prestazioni significative all’edificio e alla collettività, offrendo all’uomo la possibilità di vivere nella natura e con la natura. | it_IT |