Show simple item record

dc.contributor.authorCavallo, Chiara
dc.date.accessioned2020-08-24T16:41:07Z
dc.date.available2020-08-24T16:41:07Z
dc.date.issued2020-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3151
dc.description.abstractL’intenzione del progetto è quella di creare un roseto sperimentale di collezione per la conservazione e la valorizzazione della tradizione rosicola storica del Piemonte, unitamente al riscatto di un importante patrimonio storico e architettonico presente sul territorio, quale la Rocca di Verrua Savoia. Grazie alla volontà e al finanziamento della Regione Piemonte, in collaborazione con l’Associazione di Vivaisti e la Fondazione Eugenio Piazza Verrua Celeberrima, è stato possibile ideare un progetto di recupero avvalendosi dell’aiuto dei vivaisti operanti nella zona per creare uno spazio di collezione e sperimentazione all’interno della Rocca. L’idea del progetto è nata in seguito ad una ricerca storico-archivistica e genetica basata sulla ricostruzione della tradizione floro-vivaistica piemontese e che si è soffermata in particolar modo sulla selezione e sul miglioramento genetico portati avanti dal 1800 in poi da una delle famiglie di vivaisti operanti sul territorio più interessanti del periodo: i fratelli Giacomasso. Parte di questo patrimonio rosicolo, purtroppo, è andata perduta; però lo studio e la ricerca sono state orientate all’individuazione delle suddette rose e alla riscoperta di quello che ancora esiste e che è stato tramandato fino al giorno d’oggi anche grazie all’acquisizione del patrimonio genetico dei F.lli Giacomasso da parte dei Galliati, vivaisti che lavorano a Crescentino, alle pendici di Verrua Savoia. Il lavoro di tesi è stato articolato in 4 fasi: Una prima fase di ricerca storica e archivistica in cui sono stati analizzati cataloghi e documenti presenti all’interno di biblioteche e archivi; seguita da una seconda fase in cui, grazie alla collaborazione con l’Associazione Dimore Storiche Italiane sono stati visitati giardini privati che ospitano varietà di rose storiche in modo da esaminarle, fotografarle e prelevare del materiale genetico per propagare le cultivar tramite talea. È stato successivamente individuato un sito coerente e idoneo, la Rocca di Verrua Savoia, ubicata nel comune più orientale della provincia di Torino. Sono stati effettuati numerosi sopralluoghi dell’area designata e analisi territoriali a diversa scala. Infine, l’ultima fase ha visto l’ideazione e la progettazione del roseto e la successiva valutazione preliminare da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, dell’Ente Parchi e del Comune di Verrua Savoia, con giudizio unanime positivo. Questo roseto nasce come un nucleo dalle dimensioni modeste, occupando lo spazio antistante l’ingresso principale della Fortezza, ma l’idea è che col tempo verrà ampliato in altri spazi per essere in grado di accogliere da un lato varietà di rose piemontesi ritrovate, che testimoniano un lavoro che in passato ha dato grande lustro al Piemonte, e dall’altro lato di rappresentare il luogo adatto per ospitare e valorizzare nuove selezioni, che continuano ad essere create grazie alle tecniche di miglioramento genetico. Il lavoro di tesi vuole dar conto delle potenzialità intrinseche che risiedono all’interno della figura dell’architetto paesaggista, un mestiere a tutto tondo che racchiude svariati ruoli: dal coordinamento per la raccolta del materiale storico e archivistico, all’interazione con gli specialisti coinvolti e con la comunità fino ad arrivare all’ideazione vera e propria del progetto sia su carta che durante le sue fasi di realizzazione.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleRealizzazione di un roseto sperimentale per la conservazione del patrimonio risicolo storico piemontese nella Fortezza di Verrua Savoiait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorDevecchi, Marco
unire.assistantSupervisorScariot, Valentina
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


Files in this item

Thumbnail

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record