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Paesaggi della Memoria. Progettazione di un giardino delle rimembranze per il cimitero di Albavilla
dc.contributor.author | Castelnovo, Luca | |
dc.date.accessioned | 2020-08-24T12:28:11Z | |
dc.date.available | 2020-08-24T12:28:11Z | |
dc.date.issued | 2020-07 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/3144 | |
dc.description.abstract | L’elaborato ha come obiettivo quello di ripercorrere le tappe storiche dei luoghi di sepoltura, dalle origini dei greci e dei romani fino ai giorni nostri, mostrando l’evoluzione di tradizioni, culture e religiosità all’interno della società ma anche di come, col tempo, i cimiteri abbiano subito dei drastici cambiamenti, sia dal punto di vista progettuale di definizione delle forme, sia dal rapporto con la vegetazione presente al suo interno. Ripercorrendo le diverse fasi storiche con i relativi editti, vincoli e piani che da sempre hanno investito i luoghi cimiteriali si approda così a una visione più moderna dei “paesaggi della memoria”, affrontando casi studio e buone pratiche per la progettazione. Le parole chiave che si ritrovano all’interno della ricerca sono la diade tra paesaggio e memoria, che si riferisce e si limita nel confronto reciproco fra i due termini, in quanto ciascuno precisa il taglio critico attraverso cui l’altro è stato letto. L’elemento vegetale è l’elemento di unione tra i due; nel caso specifico dell’architettura funeraria, dove la forma assume un significato simbolico, non si tratta di un conflitto, in quanto qui verde ed il costruito si fondono, integrandosi e completandosi a vicenda. È per questo motivo che la memoria diventa il cardine che specifica e definisce sia la tipologia dell’architettura sacra, sia il ruolo svolto dall’ambiente in cui essa è inserita. Se ne ha conferma nei neologismi “luoghi della memoria” e “luoghi del ricordo”: oggi il cimitero non è più visto, o almeno non solo, come deposito di resti mortali, ma soprattutto si configura come custodia della memoria collettiva di una comunità, archivio della sua storia. Una volta studiati i processi storici, e le buone pratiche per la progettazione dei luoghi cimiteriali, si propone, tramite un progetto di paesaggio, dei possibili interventi migliorativi per il caso studio preso in esame, ovvero il cimitero di Albavilla, situato in provincia di Como. Il progetto verte sull’inserimento di un giardino delle rimembranze all’interno del cimitero, definendone così forme, spazi e specie vegetali che racchiudano al loro interno una valenza simbolica ed allegorica. Proponendo così un nuovo sguardo moderno e sostenibile, finalizzato a riportare il “materiale vegetale” all’interno dei luoghi di sepoltura, mostrando un nuovo modo di vivere il cimitero riconosce la complementarietà dei due momenti che corrispondono al modo di porsi di fronte all’universo: lo spazio della morte si trasforma in spazio della vita, per i vivi. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.title | Paesaggi della Memoria. Progettazione di un giardino delle rimembranze per il cimitero di Albavilla | it_IT |
dc.type | Thesis | it_IT |
unire.supervisor | Burlando, Patrizia | |
dc.publisher.name | Università degli Studi di Genova |
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Paesaggio [495]