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dc.contributor.authorRighetti, Alberto
dc.date.accessioned2020-08-04T13:51:09Z
dc.date.available2020-08-04T13:51:09Z
dc.date.issued2020-04
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3112
dc.description.abstractIl progetto ha come luogo di intervento Craco, antico paese totalmente disabitato in seguito a un sisma, nel 1963, che ne ha causato il parziale crollo. Solamente gli edifici più antichi, posti più in alto e su di un terreno meno cedevole, sono rimasti in piedi ,seppur gravemente danneggiati. Questa sua condizione di totale abbandono ha fatto si che il paese diventasse noto come “città fantasma”, attirando ogni anno migliaia di turisti da ogni parte del globo che affrontano un viaggio non sempre confortevole, guidati dall’irresistibile richiamo di questa unica cittadina. Se Craco è di per sé stessa gioiello architettonico di rara magnificenza, il territorio circostante definisce la più perfetta cornice per una città che pare disegnata dalle pennellate di un pittore romantico. La campagna circostante si configura come una successione di colline di argilla rugosa, asciutti ammassi dalle forme levigate, modellati dall’azione di piogge che qui hanno scolpito veri e propri capolavori naturali. Un paesaggio che pare impossibile ammirare in contesto europeo. Tale luogo ha perciò catturato l attenzione di alcune delle più brillanti menti di Hollywood, che qui hanno dato forma ai propri sogni e alle proprie visioni. In questo contesto, il bando di concorso “ghost Town refuge”, richiede la progettazione di strutture ricettive in grado di ospitare i numerosi turisti. Nati quali presidi montani, i rifugi sono irriducibili frammenti di ospitalità in ambienti inospitali. Craco, in questo, non è diversa dalla vetta di una montagna: è remota, è inabitabile. Non un massiccio naturale, ma una montagna artificiale, meraviglia dell’abbandono. In questo senso, Ghost Town Refuge chiede l approccio dell’architettura montana, trasferendo, nella meraviglia di Craco una serie di modesti ma elegantissimi rifugi contemporanei, che sappiano dialogare con le rovine e la natura, per garantire ai visitatori esperienze sublimi, che solo i più remoti luoghi del pianeta sanno suscitare.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleGhost Town Refugeit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorLepratti, Christiano
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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