| dc.description.abstract | La sperimentazione nell’ambito dell’architettura di alta quota ha portato, negli ultimi decenni, a uno sviluppo via via maggiore delle tecnologie utilizzate per questo tipo di costruzioni. Tuttavia, l’incremento tecnologico ha portato anche una vera e propria invasione delle terre alte. Materiali costosi e all’avanguardia, ingenti mezzi per il trasporto e tecniche avanzate rendono questi gioielli ingegneristici poco accessibili alle tasche delle piccole sedi del Club Alpino che, con le poche risorse a disposizione, sono i maggiori incaricati della costruzione e della gestione di bivacchi e rifugi.
Il progetto nasce in risposta a questo problema: ideare tecnologie innovative per l’assemblaggio semplificato di un bivacco alpino in modo da rendere gli alpinisti i protagonisti della realizzazione di una struttura minima ricettiva in alta montagna.
Nessun grande cantiere, minimo utilizzo di mezzi di trasporto, bassissimo impatto ambientale, nessuna richiesta di operai specializzati.
Applicando al progetto i principi della prefabbricazione, semplici sistemi di assemblaggio e tecniche provenienti dal mondo della montagna è possibile affidare interamente il progetto agli alpinisti del Club Alpino abbattendo completamente i costi di costruzione.
L’impiego di materiali già presenti in edilizia e nell’industria della nautica ne permette la facile reperibilità da aziende del settore riducendo nettamente i costi di produzione.
La costruzione partecipata di un bivacco si pone in un’ottica di alpinismo consapevole in controtendenza rispetto al turismo di massa che ha caratterizzato le montagne negli ultimi decenni.
Il risultato di questo lavoro è una piccola struttura ricettiva facile da trasportare e da assemblare che unisce diverse tecnologie che semplificano il processo di costruzione di un bivacco alpino | it_IT |
