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dc.contributor.authorDi Bella, Jonathan
dc.date.accessioned2020-07-30T10:39:15Z
dc.date.available2020-07-30T10:39:15Z
dc.date.issued2020-04
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2948
dc.description.abstractIl lavoro di tesi si pone come obiettivo quello di presentare una proposta progettuale che verta sul recupero del Chiostro di San Francesco, un luogo storico ma carico di contraddizioni all’interno del contesto cittadino chiavarese. Il portico claustrale appare oggi in avanzato stato di degrado e modificato nella sua conformazione originaria, a causa dei numerosi avvenimenti storici che lo hanno interessato. Questo spazio, oggi pubblico, appare come un luogo nodale del centro cittadino, accogliendo infatti numerose funzioni sia culturali che sportive, ma è allo stesso tempo celato all’interno del contesto urbano in cui è sito. L’intervento di recupero del chiostro si domanda non solo come rendere questo spazio un nuovo polo centrale all’interno della città, ma anche come intervenire nei meriti di una preesistenza storica attraverso un progetto di natura sia compositiva che tecnologica. Un intervento che fonda le sue radici nella ricerca di un linguaggio antico ma ad ogni modo inesorabilmente universale. Ferro, mattoni e lastre di pietra non indicano solo i materiali utilizzati nell’intervento ma anche la logica formale, concettuale e costruttiva adottata durante l’iter progettuale. Una lettura critica del manufatto che dia vita ad un’architettura in cui nuove funzioni e percorrenze si intrecciano attraverso un gioco fatto di elementi tecnologici e reminiscenze storiche. ABSTRACT (English) The thesis work aims to present a project proposal that focuses on the recovery of the Cloister of San Francesco, a historic place but full of contradictions within the Chiavari city context. The cloistered portico appears today in an advanced state of decay and modified in its original conformation, because of the numerous historical events that have affected it. This space, now public, appears to be a key place in the city center, in fact welcoming numerous cultural and sporting functions, but at the same time it is hidden within the urban context in which it is located. The restoration of the cloister asks not only how to make this space a new central pole within the city, but also how to intervene on the merits of a historical pre-existence through a project of both compositional and technological nature. An intervention that has its roots in the search for an ancient but in any case inexorably universal language. Iron, bricks and stone slabs not only indicate the materials used in the intervention but also the formal, conceptual and construction logic adopted during the design process. A critical reading of the artifact that gives life to an architecture in which new functions and paths intertwine through a game made of technological elements and historical reminiscences.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleFerro, mattoni e lastre di pietra. Nuove funzionalità e percorrenze del chiostro di San Francesco a Chiavariit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorGalli, Giovanni
unire.supervisorRava, Giovanni Paolo
unire.assistantSupervisorCanevari, Alessandro
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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