dc.description.abstract | "C'è sulla costa occidentale della Sardegna un grande Golfo a forma di orecchio umano, e in alto, a un miglio dal bordo di quest'orecchio sta Cabras, in riva ad acque basse. Lo stagno, (così impropriamente, i riveraschi lo definiscono, ma in dialetto, correggendosi, lo chiamano Mare' e Pontis) ha un'ampiezza di ventidue chilometri quadrati, con acque ad alta percentuale di cloruro di sodio giù verso l'apertura a mare e quasi dolci a nord, dove sbocca il Rio Sa Praia."
(Fiori G., 2001, "Baroni in laguna")
Così inizia il romanzo di Fiori, ed è già da queste poche righe che si intuisce la forte vocazione del territorio cabrarese, o almeno quella per cui è localmente conosciuto.
Ad oggi esso è fondamentalmente noto e soprattutto apprezzato per le sue peculiarità relative all'ambito costiero (le coste cabraresi sono infatti tra le più apprezzate della Sardegna). Dunque il settore turistico è ad oggi la principale fonte economica, lasciando poco spazio alla valorizzazione di dinamiche e componenti che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi il territorio di Cabras: dai molteplici siti archeologici, alla serrata trama agricola, al sistema delle zone umide.
Il paesaggio delle zone umide, con cui si introduce il lavoro di tesi, può essere inteso come "sistema di sistemi" (Ercolini M., Campus E., 2011), in quanto essi sono inseriti in un contesto molto più ampio, in cui zone umide, aree agricole ed aree urbane si intersecano in termini di relazioni funzionali e sociali.
La laguna, su cui si affaccia il centro urbano Cabras, è situata al centro della Sinis cabrarese ed ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana dei suoi abitanti; tuttavia ora si è perso il legame con essa, se non per la sezione produttiva.
Il lavoro di tesi si pone pertanto come obiettivo principale la ricucitura delle relazioni tra ambito lagunare e urbano di Cabras, mediante la progettazione di spazi aperti, volti alla conoscenza e alla fruizione dei luoghi di rilevanza ambientale e storico-culturale.
Il progetto è principalmente rivolto ai cabraresi: è un progetto di conoscenza del territorio nel suo sistema del verde, nelle funzioni tra passato e presente, ma anche di rigenerazione degli spazi aperti in cui i cittadini possano identificarsi e ne possano fruirne liberamente, senza necessariamente la presenza di eventi o manifestazioni temporanee. | it_IT |