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dc.contributor.authorNapoli, Giuditta
dc.date.accessioned2020-07-23T15:06:31Z
dc.date.available2020-07-23T15:06:31Z
dc.date.issued2020-04
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2925
dc.description.abstractAsteria “stella del mare”; nella mitologia greca era l’isola che come una nave, fluttuava per i mari senza avere fissa dimora. Oggi quell’isola prende forma e diventa uno yacht all’avanguardia. Nasce dall’idea di voler realizzare una barca a motore a tre ponti chiusi, che rimanga classificabile fra le imbarcazioni da diporto, con lunghezza di scafo di 24m con ampi spazi, paragonabili a yacht di lunghezze superiore pur mantenendo tutti i vantaggi economici che questa categoria di barche consente. Su questa misura il rischio di perdere l’armonia estetica è molto facile. Sicuramente una sfida che pochi cantieri ad oggi hanno affrontato con soluzioni soddisfacenti. La domanda da porsi è come poter aumentare l’altezza per collocare il terzo ponte chiuso, mantenendo una proporzione armonica con la lunghezza dello scafo evitando così, un effetto a “torretta. La definizione del percorso progettuale nasce dallo studio della linea esterna; questo, il punto di partenza per poi definire l’interno ed arrivare ad un progetto unitario e funzionale, che soddisfi anche le tendenze del mercato attuale. Essenziale è stato il confronto con l’architetto Fulvio De Simoni e il professore Massimo Musio Sale che mi hanno permesso d’ iniziare l’elaborazione della tesi. L’idea è partita da un semplice segno grafico che in un primo momento viene trasferito sul foglio con uno schizzo per poi essere sviluppata con tanti passaggi e verifiche sino alla soluzione ottimale. “Asteria 27” presenta un concept unico in questa categoria, che ospita sul fly bridge la cabina amatoriale e da la possibilità di avere cinque cabine, con 10 posti letto, caso pressoché unico su imbarcazioni di queste dimensioni. Grazie ai suoi ampi volumi, “Asteria 27” garantisce all’armatore e ai suoi ospiti spazi conviviali e privati molto generosi. Dalla spiaggetta di poppa, allestibile con arredi free standing, attraverso due scale laterali si sale all'interno del pozzetto, dove troviamo una zona relax protetta dall'aggettanza del fly, con tavolo a scomparsa per eventuali pranzi all'aperto. Procedendo, si accede alla zona main, il ponte principale senza dislivelli diviene un unico enorme ambiente, dove le finestrature con sviluppo a parete si aprono su entrambi i lati. La struttura centrale con la scala lascia libero il passaggio sulla murata di dritta, mentre a sinistra si trova l'ingresso della cucina, preceduto da un elegante bancone bar, che funge, attraverso una paratia in legno, da divisorio delle due zone. La scala centrale, ha impianto quadrato con gradini sospesi ancorati da un solo lato e su quello opposto, una lastra di cristallo che in modo delicato la delimita per diventare punto focale di arredamento capace di collegare tutti i ponti. Attraverso il passaggio di destra, si accede alla zona pranzo, formata da un suggestivo volume vetrato ottagonale, che ospita un tavolo pranzo per 10 persone. La possibilità di aprire le vetrate senza soluzione di continuità creando uno spazio unico con l'ampia zona prendisole di prua. La timoneria con due postazioni è posizionata sul mezzo ponte, dove viene riproposto un secondo volume vetrato ottagonale, che funge da parabrezza. Il ponte superiore, è destinato interamente all’armatore, uno dei punti di forza del progetto. La cabina ampia e luminosa, sopra il letto inoltre è posto un lucernaio per godere oltre che della vista mare anche della vista cielo. Il ponte inferiore è destinato ad accogliere la zona notte con quattro cabine doppie, due vip e due guest. La scelta della trasmissione IPS consente di spostare molto di più a poppa la zona tecnica, creando gli spazi necessari anche per le cabine equipaggio con cinque posti letto. La prua alta, le ampie finestrature a tutta altezza, e i volumi vetrati, conferiscono all’imbarcazione un carattere sportivo e ne costituiscono il segno grafico distintivo. il design delle sovrastrutture con le vetrate scure danno slancio ai suoi 27 metri, che i motori possono spingere fino ai 23 nodi. Dotata di tutte le più moderne tecnologie conferiscono all’imbarcazione la contemporaneità progettuale. Come nell’architettura quanto nelle barche le luci hanno un ruolo fondamentale nella progettazione, per cui verranno poste in abbondanza all’interno, all’esterno e sotto l’imbarcazione. Led, lampade di design e applique saranno collocati nei punti strategici creando un’architettura di luci, così da valorizzare il profilo e gli interni dell’imbarcazione. L’imbarcazione di diporto non è uno status ma un modo di vivere il mare. “Asteria 27” non è un grande yacht, ma grande non è sinonimo di bello, è un’imbarcazione che va valutata per il suo stile dove forma e funzione dovrebbero concorrere alla definizione di un buon prodotto.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleAsteria 27. Progetto un imbarcazione 26m 3 pontiit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorMusio Sale, Massimo
unire.assistantSupervisorDe Simoni, Fulvio
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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