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dc.contributor.authorBighignoli, Stella
dc.date.accessioned2020-06-18T09:24:50Z
dc.date.available2020-06-18T09:24:50Z
dc.date.issued2020-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2806
dc.description.abstractSebbene le navi da crociera rappresentino molto meno dell’1% della comunità marittima globale, le compagnie di crociera devono porsi all’avanguardia nello sviluppo tecnologico nell’interesse di proteggere gli ambienti in cui operano. Gli organi internazionali stanno pubblicando regolamenti e leggi per spingere a una drastica riduzione dell’impatto di questo settore. Il bacino di informazioni sul tema della sostenibilità legata al mondo della progettazione nautica è grande e confuso, ma la fiducia è riposta nel progresso verso un’ipotesi di statuto o regolamentazione per definire delle chiare linee guida per questo tipo di approccio che in tutti questi mesi si sono inseguite. Quali sono le scelte possibili, passo dopo passo, in una direzione di miglioramento collettivo? Il settore ha la concreta opportunità di fare la differenza sfruttando il proprio impatto economico e mediatico. Dalle Nazioni Unite, attraverso CLIA che poi tramanda ai maggiori brand dell’industria, che a loro volta si impegnano a rendere le proprie flotte, le proprie politiche e i propri valori più in linea con ciò che, a livello internazionale e trasversale negli ambiti, è il trend del futuro, o almeno questo è quello che voglio mantenere come linea di pensiero coerente attraverso queste pagine. Questo elaborato vuole essere una provocazione al dibattito di un tema che può impegnare anni di discussioni. Riflettendo sulla possibilità di utilizzare il gas naturale, l’integrazione di alcune precauzioni dall’inizio del processo di progettazione potrebbe essere una vera opzione in questa prospettiva. In questo senso, sono stati studiati due punti di vista specifici: da un lato, come la tecnologia GNL potrebbe essere la prima soluzione nell’immediato futuro, per guadagnare un po’ di tempo, in attesa di scoprire la vera soluzione alla dipendenza dai combustibili fossili. Dall’altro l’applicazione di una certificazione ambientale, di cui deve essere ricordato che il certificato “universalmente considerato ecosostenibile” non esiste. L’etichettatura ambientale può dare modo di controllare un marchio e rendere la valutazione meno incerta, influenzare le soluzioni di progettazione e mantenere un continuo impegno e responsabilità consapevole di quali requisiti devono spostare la concorrenza a competere su livelli più elevati di innovazione. A seguito dello studio teorico, sono stati applicati alcuni degli argomenti trattati in pratica, usando la nave Costa Smeralda come riferimento, scelta per le caratteristiche all’avanguardia. Un pretesto su cui discutere le questioni precedentemente affrontate più dal punto di vista pratico del designer, quali sono le fasi di elaborazione e le criticità più interessanti.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleEarly in the process. Cues for a sustainable design processit_IT
dc.typeThesisit_IT
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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