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dc.contributor.authorGiorgianni, Sofia
dc.date.accessioned2020-02-16T12:11:32Z
dc.date.available2020-02-16T12:11:32Z
dc.date.issued2019-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2706
dc.description.abstractQuesta tesi in progettazione del territorio e del paesaggio va ad approfondire la situazione presente in Val Polcevera, valle di importanza storica per il genovesato. Si tratta di un lavoro che va a toccare diversi punti e diverse aree della valle con l'intento di ripensarle attraverso una visione ampia, completa e in relazione le une con le altre. L'idea è quella di fornire un metodo, un ordine, una strategia. In questa sede è stata approfondita la parte bassa della valle con l'obbiettivo poi di estendere lo stesso ragionamento ad altre zone. Inizialmente durante il laboratorio di urbanistica è stata fatta una prima lettura con l'ipotesi di un parco fluviale che percorra la valle e vada a inglobare zone più isolate o in dismissione in modo tale da ridare unità e creare nuovi spazi di vita. Successivamente sono stati fatti studi sulla viabilità, la quale è stata potenziata da nuove connessioni tra una sponda e l'altra per integrare il più possibile le due parti, in contrapposizione con la viabilità esistente prettamente orientata in senso nord-sud/sud-nord. Questo ha dato modo di identificare tre sistemi di viabilità principale che hanno dato origine a tre macro aree urbane. All'interno delle macro aree sono state evidenziate, in seguito ad un analisi basata su documenti forniti dal Comune di Genova, aree di trasformazione principale e secondarie. Nel sistema preso in esame (Cornigliano-Rivarolo) l'area di trasformazione principale si individua nella porzione di territorio fornita dal bando di concorso "Il parco del ponte"; si tratta dell'area interessata dal crollo del Viadotto Morandi e sottostante il futuro viadotto dello studio Renzo Piano Building Workshop, che vede vincitore il progetto di Stefano Boeri Architetti. Lo scopo è quello di capire come alcuni interventi previsti all'interno dell'area di concorso possano espandersi al di fuori del perimetro per ricucire tra di loro zone sconnesse, frammentate ma ricche di potenziale e per portarle a una visione più estesa in relazione a una porzione di territorio maggiore. E' stato infatti approfondito il perimetro di confine del concorso attraverso una "cintura" di sezione variabile che si è andata a ramificare nel tessuto urbano, mettendo il relazioni più parti. Un focus di approfondimento si ha proprio nel punto di giunzione tra una parte del Parco del Ponte e l'area commerciale di Genova Campi in cui è stato previsto un percorso aereo che si innesta nel cerchio Rosso previsto dal progetto per poi raggiungere un'area di Campi altrimenti nascosta e abbandonata. Si tratta di un gesto volto a riattivare la zona e a dargli visibilità e integrazione. In questo contesto sono anche state fatte una serie di operazioni per rendere l'area a traffico limitato. Un altro aspetto importante tenuto in considerazione è la questione versanti collinari: potenziale molto sentito dalla cittadinanza locale ma poco conosciuto al resto della città. L'idea è quella di valorizzare i versanti con percorsi escursionistici attraverso la storicità e il patrimonio della valle fatto di ville e santuari di origine antica e di edifici comunali con buone potenzialità. Il percorso pedonale diventerebbe una sorta di tracciato a tappe tra il fondovalle e le alture.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleRicucire la Val Polcevera. Proposte di connessione del fondovalle e di integrazione dei versanti per una visione ampia e completa di un sistema vallivo frammentatoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorGausa Navarro, Manuel
unire.assistantSupervisorCanessa, Nicola Valentino
unire.assistantSupervisorGabrielli, Simona


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