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dc.contributor.authorBalletto, federica
dc.date.accessioned2020-01-23T14:04:59Z
dc.date.available2020-01-23T14:04:59Z
dc.date.issued2019-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2652
dc.description.abstractSoprattutto in epoche in cui l'architettura subisce un cambiamento, le competizioni dimostrano - con il senno di poi - di essere vere e proprie case del tesoro in cui ci si può rifare gli occhi. Ma proprio come i forzieri degli antichi re, molte di queste case del tesoro sono praticamente vuote. Gran parte del materiale è scomparso, spesso distrutto seguendo le istruzioni delle linee guida ufficiali. Ciò rende ancora più affascinante il tour delle rimanenti camere del tesoro . Il Concorso Internazionale per il progetto del “Teatro dell’azione musicale di massa da 4.000 posti” a Kharkiv , tenutosi nel 1930-1931, attrasse un numero consistente di partecipanti e costituì un evento cardine nello sviluppo dell’architettura del XX secolo. Le soluzioni spaziali presentate nel corso della competizione influenzarono lo sviluppo del tipo di edificio teatrale moderno, definendo per molti anni il percorso di ricerca in questo settore nell’Unione Sovietica come all’estero. Furono presentati in totale 144 progetti, un centinaio dei quali provenienti da dodici paesi stranieri, tra cui Francia, Germania, Italia, Svezia, Giappone e Stati Uniti – da segnalare che gli statunitensi ottennero il terzo e l’undicesimo premio, fatto degno di nota considerando gli attriti già presenti con l’Unione Sovietica. Il programma del concorso lasciò ampia libertà ai progettisti permettendo, ad esempio, di discostarsi dalle norme tecniche esistenti. Allo stesso tempo i requisiti per l’organizzazione dello spazio per un teatro da 4.000 persone e per la trasformazione del palco furono chiaramente definiti. Il programma del concorso era finalizzato a «trovare le migliori forme architettoniche per il teatro progettato, rispondendo ai moderni obiettivi dell’azione musicale e di intrattenimento di massa e a tutte le ultime esigenze della scenografia». Il palcoscenico e l’auditorium dovevano essere spazialmente integrati e, oltre alle rappresentazioni teatrali, erano destinati all’organizzazione di feste popolari, manifestazioni, competizioni sportive, spettacoli circensi, spettacoli teatrali di squadre di propaganda, ecc. L'organizzazione scenica doveva essere meccanizzata il più possibile «con la completa centralizzazione della gestione di tutti i dispositivi del palco». A vincere il concorso furono i fratelli Aleksandr, Viktor e Leonid Vesnin; tuttavia, il loro progetto non venne mai realizzato a causa dell’opposizione del consiglio comunale di Kharkiv, che non ha apprezzato la purezza geometrica del progetto dei Vesnin e voleva per questo edificio un aspetto più armonico. Il consiglio fu appoggiato dalla Vopra , il cui organico, dopo essersi attribuito il diritto di agire per conto della cosiddetta «architettura proletaria», cercò di instillare sfiducia verso i rappresentanti di altri movimenti creativi contemporanei. La Vopra ottenne quindi l’inclusione dei propri rappresentanti (A. Mordvinova e A. Tatsiya) nella squadra degli autori addetta allo sviluppo del progetto finale del teatro al fine di migliorare il suo «contenuto ideologico». Il progetto fu elaborato più volte: ne risultò un ritardo nella realizzazione e una sostanziale distorsione dell’intenzione iniziale dei Vesnin; inoltre, durante il periodo del suo sviluppo lo stile del costruttivismo iniziò il suo declino, mentre si rafforzavano le forme pseudo classiche più coerenti con lo spirito dell’impero stalinista. Durante lo sviluppo dei disegni esecutivi, il progetto finì per essere affidato a un altro gruppo di autori, guidati dall'architetto V.K. Trotsenko e dall'ingegnere M.I. Rezantsev, con cui iniziò appunto la persecuzione del costruttivismo. Il progetto ha dovuto essere rielaborato per incarnare le caratteristiche dello "stile del realismo socialista", nonché ridurre la sala a 2500 posti. La costruzione della parte di servizio dell'edificio, iniziata nel 1936-1937, procedette molto lentamente a causa del trasferimento della capitale ucraina a Kiev nel 1934, per poi essere definitivamente abbandonato. I lavori per la costruzione del teatro di Kharkiv si interruppero e non furono mai più ripresi. La citazione di De Haan, Haagsma riportata all’inizio di questo capitolo, tratta dal volume Architects in competition precedentemente citato, esprime perfettamente il concetto da cui parte l’interesse per questa ricerca; a partire dal secondo decennio del XX secolo si pongono infatti determinati problemi e si realizzano di conseguenza una serie di cambiamenti decisivi in ambito architettonico. Tra questi, l'architettura moderna si trova di fronte al problema di creare un organismo teatrale che consenta «l'azione delle masse», dotato di tutte le specifiche tecniche e adattabile alle esigenze dei registi di tutte le tendenze, facendo risaltare le particolarità delle loro presentazioni. Si tratta di un periodo di transizione dell'organizzazione del nuovo teatro sovietico, da cui emerge chiaramente il programma socialista; l’ideale socialista, che fa appello all’influenza sulle masse in tutti gli ambiti, non può certo ignorare il ruolo di educatore del «teatro dell'azione musicale». Per capire un secolo, una civiltà, una serie di avvenimenti dobbiamo tornare alle cause, e per questo decomporre l'oggetto degli studi in elementi più semplici. L'architettura del Novecento può essere essenzialmente schematizzata in quattro grandi periodi storici: il periodo antecedente alla prima guerra mondiale; quello compreso tra le due guerre; un terzo compreso tra il 1945 ed il 1989, anno della caduta del muro di Berlino; un quarto che congiunge le tendenze dell'ultimo decennio del Novecento con quelle del XXI secolo. Durante il periodo compreso tra le due guerre sono molti i cambiamenti che l’architettura si ritrova a dover fronteggiare; a partire dagli anni che precedettero la prima guerra mondiale si svilupparono numerosi movimenti aventi, come comune denominatore, il rifiuto della tradizione: questi movimenti possono essere racchiusi nella definizione di Movimento Moderno. Dapprima confinati alla letteratura e alla pittura, questi gruppi di avanguardia si estesero presto anche all'architettura. Si ricordano il Futurismo in Italia (Antonio Sant'Elia), l'Espressionismo in Germania (Fritz Höger) e il De Stijl nei Paesi Bassi. In particolare, il movimento De Stijl, fondato nel 1917, dette vita al Neoplasticismo, uno stile caratterizzato dall'esaltazione dei piani e dei setti murari, spesso colorati diversamente, accostati in modo tale da compenetrarsi tra loro, senza tuttavia chiudere tridimensionalmente l'angolo del volume. Queste teorie e le opere realizzate in seno al movimento De Stijil (ad esempio la casa Rietveld Schröder ad Utrecht, di Gerrit Rietveld) influenzarono notevolmente gli altri gruppi avanguardistici. Il secondo decennio del Novecento vide la diffusione di una ristretta di architetti aderenti ad un radicale tecnicismo. In Russia, parallelamente al Suprematismo di Kazimir Severinovič Malevič, si registra lo sviluppo del Costruttivismo, che rigettò ogni principio artistico e si indirizzò alla ricerca di un simbolismo in grado di evidenziare l'importanza della tecnica nell'ambito del progresso rivoluzionario. Le opere di figure quali El Lissitzky (ricordiamo ad esempio il progetto per grattacieli orizzontali del 1924, non realizzato) gettarono le premesse per l'avvio di una nuova fase dell'architettura anche nell'Europa occidentale . Proprio il meccanismo del concorso, tanto più se di carattere internazionale, può essere utilizzato come metro tramite cui osservare lo stato dell'architettura in un dato momento e vedere come diversi architetti hanno risposto allo stesso incarico. Sebbene il teatro di Kharkiv non sia mai stato realizzato, i progetti presentati forniscono un quadro completo della situazione architettonica degli anni ΄30, ed è per questo che abbiamo deciso di concentrarci sul tema in questione: riteniamo questo concorso un momento cruciale per lo studio della storia dell’architettura nel periodo compreso tra le due guerre, e non solo per quanto riguarda il panorama sovietico. La competizione per la costruzione di un teatro a Kharkov, che è il tema di questo volume, segna il culmine dell'epoca eroica dell'architettura moderna in Russia. Mostrerà la prova dell'entusiasmo dei russi per la nuova ricerca architettonica; vedremo anche uno spirito decisamente internazionale, un chiaro desiderio di liberare la Russia dalla classica impronta che le ha sempre impedito di creare un'architettura appropriata al suo genio. Questo entusiasmo dà speranza alla formazione di una squadra di architetti capaci di sostituire le forme classiche prese in prestito all'estero secondo il capriccio della moda, con forme universali che rispondono meglio al nostro modo di vivere e di pensare . I parametri del concorso per il teatro dell’azione musicale di massa a Kharkov, come già accennato, richiedevano una completa meccanizzazione, una capacità di almeno quattromila persone, un auditorium e un palcoscenico, i quali erano destinati non solo agli spettacoli ma anche a eventi pubblici come manifestazioni e dimostrazioni. Inoltre, il programma sottolinea l’importanza di creare «il miglior collegamento tra attore e spettatore», in modo da poter coinvolgere il pubblico durante le rappresentazioni; il nuovo teatro doveva sia rispecchiare le conquiste del socialismo e i progressi tecnologici, che soprattutto essere strumento di influenza, implicando compiti non solo culturali ma di propaganda. Questi requisiti fondamentalmente nuovi, per il teatro in generale, attirarono l'attenzione degli architetti di tutto il mondo. Kharkiv non era a conoscenza di tale portata né prima né dopo questo evento. Per fare un confronto: solo diciassette progetti furono presentati al concorso per l'edificio Gosprom (progettato da Serafimov, Folger e Kravets, 1926-8), un capolavoro di costruttivismo a livello mondiale. Analizzando i progetti presentati al concorso – basandoci ovviamente su quelli che siamo riusciti a trovare – e i pochi testi disponibili a riguardo, e confrontandoli con lo sviluppo generale dell’architettura sovietica di inizio 1900, ci siamo resi conto di quanto effettivamente questo evento rappresenti un momento focale per lo studio dell’architettura d’avanguardia. Il primo carattere che abbiamo ritenuto di dover sottolineare e analizzare per comprendere l’importanza di questa competizione è legato alla modalità e alla sorprendente rapidità con cui l’architettura d’avanguardia si diffonde, nonché l’altrettanta rapidità con cui viene poi surclassata dal realismo socialista. Il concorso per il Teatro di Kharkiv sancisce, secondo la nostra interpretazione, il punto di culmine dell’architettura d’avanguardia sovietica, e pone le basi per l’ulteriore sviluppo di un nuovo tipo di edificio teatrale, non più teatro di “contemplazione” ma di “azione” . Purtroppo, come vedremo, in realtà subito dopo il '31 ci fu un graduale abbandono di queste idee per un ritorno alla forma del teatro classico, sia per la difficile situazione creativa dell'architettura sovietica dell’epoca, così come per la crisi dell'idea stessa di “azione di massa”. E ci chiediamo invece, se il progetto originale dei Vesnin fosse stato realizzato, quali interessanti sviluppi ci sarebbero stati e quale direzione avrebbe preso l’architettura sovietica durante il XX secolo. Altro punto importante su cui è necessario soffermarsi è la rilevanza che la propaganda ha avuto in questa vicenda. A partire dalla lettura del bando di concorso sino agli articoli pubblicati su di esso e sui suoi esiti, ci accorgiamo di quanto la propaganda sovietica abbia influenzato tutto lo sviluppo della competizione, appunto dal suo esordio sino al suo epilogo. L'arte teatrale rappresentava senza dubbio un mezzo chiave per i direttori della propaganda. Il progetto delle “azioni di massa”, parte integrante di un più ampio piano teatrale proletario, ma che ne costituisce l'aspetto più brillante e originale, segnerà durevolmente l'inconscio collettivo nella Russia sovietica. Terzo aspetto fondamentale, profondamente legato a quello precedente, riguarda la comprensione della costituzione del teatro di “nuovo tipo”, attraverso il confronto tra il vecchio "teatro della contemplazione" ei nuovi principi del “teatro d'azione”. Le intense ricerche di un nuovo tipo di edificio teatrale, caratteristico del periodo in esame, hanno fornito un gran numero di idee originali, che si sono però rivelate attuate in minima parte nella pratica. L’internazionalità infine è l’ultimo aspetto preponderante su cui ci siamo concentrati: Kharkiv infatti non è l’unica città in Unione Sovietica, in quegli anni, sede di un concorso per la costruzione di un Teatro di questo tipo, ma l’unico ad avere carattere internazionale. Questa apertura denota l’importanza che la costituzione di un nuovo edificio teatrale ebbe all’epoca e, soprattutto trattandosi del “Teatro dell’azione di massa” della capitale, comprendiamo la volontà di poter attingere alle idee di progettisti da tutto il mondo e dai maggiori maestri dell’architettura moderna. La rilevanza che questo evento ha avuto all’interno del contesto architettonico del tempo viene evidenziata anche attraverso il confronto con i più importanti concorsi internazionali tenutisi, negli stessi anni, nel resto del mondo. Nonostante gli innovativi presupposti da cui ebbe origine la competizione per il teatro di Kharkiv, le cui soluzioni offerte furono le più incredibili e spesso in anticipo sui tempi, questa è ricordata solo dalla semplice scatola grigia dell'edificio in Chernyshevskaya Street e da un grosso album con alcuni dei progetti nella biblioteca intitolata a Korolenko .it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleAvanguardia e Realismo socialista. Il concorso del 1931 per il teatro di Kharkiuit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorPizzigoni, Vittorio
unire.assistantSupervisorBilancioni, Guglielmo


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