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dc.contributor.authorIppolito, Caterina
dc.date.accessioned2019-12-03T15:54:39Z
dc.date.available2019-12-03T15:54:39Z
dc.date.issued2019-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2639
dc.description.abstractIl presente lavoro è improntato sulla riqualificazione architettonica ed energetica del palazzetto dello sport costruito negli anni 50, oggi denominato Palauxilium, e del parco giochi limitrofo situato in Via Cagliari 1 nel quartiere di Marassi a Genova. Tema di fondo affrontato nello sviluppo del progetto , in aggiunta agli elementi prettamente architettonici e di valorizzazione energetica è rappresentato dalla ricerca delle soluzioni migliori applicabili ad una struttura pubblica datata per consentire, in particolare ai soggetti con disabilità, il superamento delle barriere architettoniche.Tale argomento rappresenterà pertanto una sorta di fil rouge che, attraverso l’analisi dello stato di fatto, arriverà a proporre una soluzione praticabile anche modularmente. In Italia sono presenti (rilevazioni ISTAT 2015 per il 2013) oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi; intendendo il massimo grado di difficoltà in almeno una tra le funzioni motorie, sensoriali o nelle attività essenziali della vita quotidiana ; il numero è estremamente significativo in quanto rappresenta circa il 5% della popolazione di cui circa il 55 % donne e il 45% uomini. E’ pertanto palese come il consentire l’accesso di una fetta così ampia della popolazione a strutture pubbliche sia una questione rilevante atteso che la pratica dell’attività sportiva, per tutti coloro che hanno un grado di disabilità che la rende possibile, abbia una, ormai conclamata, funzione terapeutica e di inclusione sociale. Vi sono rilevazioni statistiche che stimano in una percentuale di circa il 26% la quota di soggetti disabili che pratica una disciplina sportiva. Lo sport applicato come terapia e aiuto ai disabili ha origine in Inghilterra dopo la Seconda Guerra Mondiale quando il Dottor Guttman introdusse questa pratica innovativa denominata appunto “Sport-terapia” per i mutilati di guerra. In Italia venne sperimentata a partire dagli anni 50 a Roma per la riabilitazione dedicata alle persone colpite da lesione midollare. L’importanza della pratica sportiva allargata ai soggetti con disabilità prese velocemente campo tanto che già nel 1960 a Roma venne organizzata la prima Olimpiade per atleti disabili a margine dei Giochi Olimpici tradizionali. Ancora oggi nella città che, ogni quadriennio, ospita le Olimpiadi vengono realizzate in successione le due tipologie di competizione. Riassumendo brevemente le vicende e la crescita del movimento italiano intorno alle discipline riservate agli atleti disabili abbiamo che: - negli anni 80 viene fondata la prima associazione riconosciuta dal Coni la FISHa (Federazione Italiana Sport Handicappati) che diventò successivamente FISD e oggi il CIP (Comitato Italiano Paralimpico); - con la legge n 189 del 15 Luglio 2003 e il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 Aprile 2004 è stata riconosciuta la valenza sociale dell’organismo che “mira a garantire il diritto allo sport in tutte le sue espressioni promuovendo la massima diffusione della pratica sportiva per disabili”; - la percentuale di disabili che praticano sport è costantemente aumentata negli anni ed è stato di conseguenza necessario anche adattare le strutture esistenti per permettere loro la pratica ma anche il semplice accesso come pubblico. Tra gli sport più comuni praticati dagli atleti disabili troviamo nuoto, basket, pallavolo, hockey, torball, calcio, vela e judo. Analizzando le strutture presenti sul territorio della città metropolitana la scelta è caduta sul Palazzetto di Via Cagliari 1, conosciuto come Palauxilium; i motivi sono i seguenti: Importanza: costruito negli anni 50 è considerato uno dei palazzetti storici di Genova, in passato ha ospitato competizioni a livello semi professionistico di pallacanestro e pallavolo ed è stato al centro dell’attenzione in quanto ha ospitato alcuni dei più famosi pugili italiani quali Bruno Arcari e Tonino La Rocca. Ancora oggi palazzetto è in piena funzione, molto frequentato conosciuto e sede di diverse manifestazioni sportive agonistiche. Posizione: situato al confine tra i quartieri di Marassi e San Fruttuoso nel “semi centro” della città tra Corso Sardegna e Corso Galliera. E’ l’unico centro polisportivo per tutte le età che serve il municipio della Bassa Val Bisagno. E’ facilmente raggiungibile sia dalla Stazione Brignole sia dall’uscita dell’autostrada di Genova Est, quindi anche da chi proviene dalla Val Bisagno. Dimensioni della struttura: trattasi di una struttura comunque importante in quanto si sviluppa su tre piani e offre una palestra regolamentare per la pallacanestro e la pallavolo e sei palestre polifunzionali per ginnastica, danza, fitness, karate, arti marziali e boxe. A fronte delle potenzialità espresse e che hanno comportato la scelta vi sono, in relazione alla struttura, molte criticità dovute anche alla sua vetustà; tra queste non solo le barriere architettoniche ma anche la messa a norma dal punto di vista architettonico, di sicurezza ed energetico anche in relazione alle normative CONI. La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi del tessuto urbano in cui è inserito, ovvero quello del Municipio della Bassa Val Bisagno per comprendere al meglio le problematiche e rischi e i vincoli della zona; successivamente sono riportati gli esiti di un questionario riferito ad un campione di circa 200 persone (per lo più residenti nella zona) che in base alle risposte fornite ha consentito la individuazione degli aspetti più problematici del quartiere e della struttura stessa secondo la percezione di residenti e fruitori. Il lavoro è iniziato un po’ in salita non essendo disponibili i documenti riguardanti le strutture in particolare planimetrie e stratigrafie dell’edificio che sono state ricostruite direttamente con accessi in loco, ed effettuando in prima battuta i necessari rilievi architettonici ed impiantistici in base ai quali sono state ipotizzate le stratigrafie di murature, copertura e pavimentazioni. Un elemento di ulteriore particolare attenzione e di necessario approfondimento è risultato lo studio degli spazi architettonici in correlazione ed armonizzazione con le norme CONI. Come già prima accennato il palazzetto risulta carente (non a norma) rispetto alle normative CONI attuali soprattutto per l’attività agonistica e quasi completamente inaccessibile per gli utenti DA siano essi atleti o spettatori (possono accedere solo al 4% della struttura). Anche lo spazio esterno si presenta di difficile agibilità e parzialmente non utilizzato. Per quanto riguarda l’aspetto impiantistico, partendo dall’analisi degli attuali consumi, sono stati ipotizzati diversi interventi per il loro abbassamento quali: isolamento a cappotto esterno, isolamento della pavimentazione contro terra, isolamento delle coperture con inserimento di tetti verdi e inserimento di solare termico per soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria e fotovoltaico con conseguente sostituzione e riposizionamento della caldaia a gasolio e dell’Unità di trattamento aria dimensionate secondo i nuovi criteri dei calcoli di fabbisogno. Gli interventi sono stai ipotizzati con l’obiettivo di rientrare nei parametri necessari all’ottenimento delle agevolazioni del Conto Termico. Le rilevazioni del Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport di CONI Servizi del 2018 indicano c la Liguria al secondo posto nella classifica per regioni inerente la pratica sportiva continuativa in rapporto al numero di praticanti rispetto ai residenti; nello specifico a Genova sono registrate 1’017 società sportive che raggruppano circa 85’000 atleti. L’attenzione crescente verso l’attività sportiva, in particolare nella Città Metropolitana, è testimoniata anche del fatto che nel 2019 ospiterà tre campionati mondiali: vela, vela per disabili e danza sportiva nonché i campionati europei di judo per ipovedenti e non vedenti. Genova inoltre sarà una delle città protagoniste per il ciclismo con l’arrivo del Giro Dell’appennino 2020 e si è candidata come Capitale Europea dello Sport 2023. Tale impegno si rileva anche da indicazioni programmatiche dei politici; in particolare l’assessore allo sport della Città Metropolitana in una recente intervista con riferimento alle citate manifestazioni ha affermato: “La scelta di Genova da parte di tutte queste federazioni e organizzazioni sportive è un grande riconoscimento al lavoro e all’impegno dell’amministrazione comunale È il frutto di un lavoro impegnativo fatto di programmazione e di relazioni internazionali che ci inorgoglisce, anche per il supporto che tutto ciò potrà dare alla nostra candidatura a futura Capitale Europea dello Sport. I prossimi mesi saranno anche un’importante occasione per mostrare al mondo le bellezze e l’organizzazione della nostra città”. Inoltre sempre l’assessore Stefano Anzalone con riferimento all’attività sportiva per gli utenti DA per il cui sviluppo la città con il progetto H-Sport ha stanziato per il 2018 40 mila euro di fondi. La cifra appare chiaramente esigua rispetto a quelle che sono le esigenze rappresentate dai soggetti che operano con gli atleti disabili ma può apparire comunque un primo passo significativo considerando quanto ulteriormente affermato sempre dall’assessore Anzalone: “L’attenzione dell’amministrazione comunale su questi temi è massima. Lo sport è un elemento di inclusione e di inserimento sociale formidabile e l’attività che viene svolta da questi soggetti davvero encomiabile. Ritengo che il sostegno da parte nostra per la prosecuzione di questo servizio sia doveroso. Seguirà nei prossimi giorni un bando per l’erogazione di ulteriori contributi a società sportive che svolgono tali importanti attività”. Il lavoro svolto può quindi essere diviso in fasi: 1. Analisi del territorio e redazione di un questionario da sottoporre ai residenti della città 2. Rilievo e analisi architettonica della struttura 3. Interventi e soluzioni architettoniche ipotizzate 4. Riqualificazione energeticait_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePalauxilium. Riqualificazione del palazzetto dello sport in via Cagliari 1it_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorMagliocco, Adriano
unire.assistantSupervisorCattaneo, Enrica
unire.assistantSupervisorMaggiali, Maurizio


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