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dc.contributor.authorDe Falco, Elena
dc.date.accessioned2019-08-06T14:26:19Z
dc.date.available2019-08-06T14:26:19Z
dc.date.issued2019-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2590
dc.description.abstractL’idea del progetto nasce dalla volontà di creare qualcosa capace di raggruppare più filosofie riguardanti il mondo della nautica. Facendo ricerche, andando ad alcuni boat show organizzati tra Genova e Montecarlo, mi sono resa conto che mancava una categoria di clientela: l’amante della barca a vela che non rinuncia però ad avere a bordo tutti i comfort tipici di uno yacht a motore. Ho deciso quindi di progettare un tipo di barca capace rispondere alle esigenze di detta clientela senza tradire l’animo velico che invece ho cercato di esaltare. E’ nata così Bahari, uno yacht a vela di 30 metri, dislocamento di 6480 kg e baglio di 8,5 metri da permettere una navigazione sicura e confortevole ma allo stesso tempo performante. La scelta della lingua è stata influenzata dal parziale ribaltamento dei piani generali dove tutta la parte dinette zona comune viene portata a main deck, soluzione tipica della barche a motore; quindi allo stesso modo ho ribaltato il termine di una lingua appartenente all’Emisfero Australe portandolo all’Emisfero Boreale. Il fulcro del progetto si basa sul connubio tra serializzazione e customizzazione, il cantiere proporrà una sua versione standard dell’imbarcazione che l’armatore poi potrà personalizzare come meglio riterrà in base alle proprie esigenze. La serializzazione permetterà al cantiere di abbattere tempi di progettazione e costi di produzione in quanto tutta la parte strutturale: scafo, irrigidimenti, paratie, paratie di collisione, paratie stagne, appendici e tuga, non potrà essere modificata. La customizzazione consentirà invece all’armatore la personalizzazione di tutta la parte di interni e materiali, dove potranno quindi essere scelti, tipo di arredamento, di materiali e di layout della tuga e della zona armatoriale; anche l’armamento velico, il colore dello scafo, il colore del teak del ponte di coperta e il tipo di materiale riguardante albero, boma sartiame e winch potranno essere personalizzati. Una volta che il cliente manifesterà l’interesse all’acquisto dell’imbarcazione, il cantiere fornirà al futuro armatore delle credenziali utilizzabili sul sito del cantiere stesso per accedere ad una Data Room nella quale potrà essere personalizzata l’imbarcazione tramite un configuratore tridimensionale. Bahari viene progettata dal cantiere con determinate caratteristiche. Il piano velico presenta un albero di 35 mt in carbonio, con randa, fiocco e la possibile aggiunta di una trinchetta, il boma sartiame sono anch’essi in carbonio e il sistema di regolazione idraulico è utilizzabile anche per gli winch. La poppa presenta una spiaggetta con prendisole e una scalinata che porta direttamente al ponte di coperta flat. Dal ponte di coperta si passa, attraverso degli scalini, al pozzetto semicoperto. La tuga, rispetto ad una barca a vela tradizionale è rialzata così da permettere una maggiore vivibilità nella zona comune di dinette, la stessa presenta ampie finestrature che donano grande visibilità. La zona tuga viene presentata con due configurazione: una più conviviale e l’altra più tecnica. Dalla tuga si accedere direttamente alla zona armatoriale che presenta tre configurazioni differenti: una prima configurazione con cabina armatoriale e due cabine guest matrimoniali, una seconda configurazione che prevede una cabina armatoriale, una cabina guest matrimoniale e una cabina doppia con letti singoli ed una terza configurazione che presenta di una cabina armatoriale e due cabine guest doppie con letti singoli, ogni cabina ha il proprio bagno dedicato. A prua è stata collocata la zona crew accessibile dal ponte di coperta. Questa zona presenta una cabina dedicata al comandante, una galley dove l’equipaggio può consumare i pasti, una cabina doppia dedicata ai marinai e una cabina per il cuoco, la stessa dove è inoltre presente una lavanderia con lavatrice e asciugatrice è divisa dalla zona armatoriale tramite una paratia e porta stagna che si apre direttamente all’interno della lavanderia che funge da divisione tra le due zone. All’interno della galley è stato collocato un montavivande che permette di trasportare i piatti direttamente in tuga senza che gli ospiti e l’equipaggio si incontrino.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleBahari. il progetto tra serializzazione e customizzazioneit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorRuggiero, Elisabetta
unire.assistantSupervisorZignego, Mario Ivan


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