Show simple item record

dc.contributor.authorCifatte, Silvia
dc.date.accessioned2019-08-06T10:15:42Z
dc.date.available2019-08-06T10:15:42Z
dc.date.issued2019-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2576
dc.description.abstractIl lavoro di tesi si sofferma sulle tipologie delle dimore delle società tradizionali, per approfondire ciò che hanno le caratteristiche e le modalità di costruzione, come espressione di una storia di vita autenticamente vissuta e particolarmente intrigante. Sembra importante infatti non limitarci ad analizzare e misurare le abitazioni tradizionali, a studiarne le componenti materiali e le localizzazioni, bensì risulta anche rilevante capire che alla base dell’insediamento abitativo esiste una volontà di relazione, di scambio tra gli esseri umani, di raggiungimento di scopi comuni, dalla difesa e sicurezza del proprio ambiente, alla cura della popolazione, alla crescita dei giovani, ed anche alla sussistenza fisica. L’abitare diventa specchio delle individualità e, al tempo stesso, delle comunità che si vanno formando. Uomini e donne hanno espresso, fin dal contesto della primitività, la loro esigenza di rifugio, di spazio protetto e di una dimora dove abitare, ed hanno utilizzato per questo gli elementi naturali nell’ambiente ove erano nati e collocati, fossero essi le grotte di una montagna o quelle vicino al mare, gli alberi, con rami e foglie, di un bosco, i giunchi di una laguna, le pietre e l’acqua di un fiume, la sabbia di un deserto, e tutto ciò che poteva essere manipolato e restituito all’uso abitativo attraverso l’opera manuale ed intellettuale. All’origine l’abitazione ebbe carattere quasi esclusivo di rifugio e protezione dagli animali e dalle intemperie, per divenire, nel tempo e con il mutare delle condizioni di vita e l’evoluzione del pensiero e delle azioni, un vero e proprio spazio organizzato ed adeguato alle persone, appositamente costruito per le diverse e molteplici attività umane. Di fronte alla vastità dell’argomento, la scelta di questo studio si cala quindi in una realtà concretamente visibile, apprezzabile ancora oggi, ancorché limitata dal punto di vista territoriale e spaziale. Tali limiti fanno assumere allo studio in questione quel carattere di riferimento, di modello non ripetibile, e allo stesso tempo esemplificativo, per altre realtà similari. Si tratta in particolare di una focalizzazione delle realtà di popoli dell’Africa nord occidentale dello Stato del Mali, che vivono oggi in un sistema abitativo tra loro diversificato, ma particolarmente interessante da un punto di vista architettonico. I popoli sui quali lo studio si sviluppa in un approfondimento mirato sono: i nomadi Tuareg, il popolo Dogon e la città di Timbuctu.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titlePrime dimore. Tre modelli abitativi: Tuareg, Dogon e Timbuctuit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorAime, Marco
unire.assistantSupervisorCanevari, Alessandro


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record