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dc.contributor.authorDi Domenico, Mauro
dc.date.accessioned2019-08-02T13:12:13Z
dc.date.available2019-08-02T13:12:13Z
dc.date.issued2019-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2562
dc.description.abstractL’oggetto della tesi comprende il ninfeo e le adiacenti ex scuderie della Villa Negrotto Cambiaso di Arenzano, il parco più importante e famoso del comune e uno dei più importanti del ponente genovese. L’area di interesse mostra un buon potenziale architettonico ma è evidente che presenta problematiche strutturali (perdite di acqua dalle mura) e di mancanza di cura e trascuratezza. Si pensa inoltre che gli ambienti delle ex scuderie siano stati destinati a usi che ne svalutano il valore e che non ne utilizzano tutto il potenziale. L’obbiettivo di questa tesi è quello di proporre delle soluzioni per il recupero e la riqualificazione degli ambienti del ninfeo che si trova alle spalle della sede del comune di Arenzano e per il riuso delle quattro ex scuderie adiacenti. Per la prima problematica vengono proposti interventi strutturali ed estetici con l’intenzione di realizzare dei lavori il più possibili “discreti” ma al tempo stesso senza la volontà di mimetizzare il vecchio con il nuovo: si vuole restituire una visione complessiva dell’opera rendendo visibili le aree di intervento. Si presentano idee per la risoluzione delle perdite d’acqua dalle tubature che raggiungono le grotte che compongono il ninfeo. Per la seconda, invece, si è notato che le scuderie offrono molto più spazio utilizzabile di quello che attualmente viene sfruttato, perciò si cerca di rispondere alle esigenze attuali degli utenti del parco (non vengono eliminati i servizi igienici già presenti e la raccolta di rifiuti), modificando le destinazioni d’uso e la disposizione degli spazi: si sposterebbero i cassonetti per la raccolta dei rifiuti nella prima scuderia (venendo da sud) che oggi risulta inutilizzata e visto l’ampio spazio a disposizione verrebbe inserito nella stessa anche il camion dell’A.r.a.l.. Si è deciso di liberare un ambiente voltato adiacente al ninfeo spostando i servizi igienici nella seconda scuderia, dove è possibile aggiungere anche un servizio per i disabili e, dividendo l’ambiente con una parete, si ricaverebbe anche lo spazio per il magazzino e il bancone del bar che occupa le restanti scuderie, riportate ad ambiente unico attraverso l’abbattimento delle pareti divisorie aggiunte in epoca più tarda rispetto all’edificazione dell’edificio. Si ritiene necessario un intervento di questo tipo nella villa anche per completare il lavoro operato dal comune di Arenzano di recupero delle ville storiche dopo la riapertura al pubblico della vicina Villa Figoli realizzata dello stesso Architetto Luigi Rovelli che ha curato buona parte della Villa Negrotto Cambiaso.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleIl ninfeo e le scuderie di Villa Negrotto Cambiaso di Arenzano: restauro e riusoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorBoato, Anna


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