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dc.contributor.authorBuffoni, Alessandra
dc.date.accessioned2019-05-06T09:31:15Z
dc.date.available2019-05-06T09:31:15Z
dc.date.issued2019-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2501
dc.description.abstractLa scelta del tema si è basata sull’interesse dell’argomento: la conoscenza ed il progetto di restauro di un edificio minore della città – non ancora oggetto di indagine, bisognoso di un programma di conservazione e restauro adeguato – collocato in un’area centrale di Genova densa di memorie storiche e di vita. Il piccolo edificio religioso è incastonato all’interno del fitto tessuto urbano del quartiere di San Vincenzo, oggi area pedonale di rilievo commerciale della città, ed è strettamente legato alla storia dei Padri Agostiniani genovesi presenti nell’area dalla fine del XV secolo. Sulla base della documentazione storica reperita è stato possibile descrivere il contesto di riferimento storico, la nascita e l’evoluzione delle confraternite e delle Casacce a Genova e quello architettonico-urbanistico in cui l’Oratorio si collocava costituendo la base per comprendere l’evoluzione nei secoli della piccola ed affascinante fabbrica religiosa. La puntuale descrizione, ottenuta attraverso il lavoro di conoscenza e rilievo dell’edificio e del contesto in cui si inserisce, ha permesso di predisporre le successive fasi di studio con la scelta delle metodologie di indagine tecnica tra le quali la termografia, che ha consentito di individuare con precisione i punti di debolezza dell’organismo, aprendo la strada anche alla comprensione dei complessi fenomeni di fessurazione che interessano in maniera più significativa un fronte dell’Oratorio, arrivando con ciò all’attribuzione delle possibili cause di remoto dissesto, alle variazioni dell’edificazione a margine della piccola costruzione religiosa. Il quadro globale delle condizioni di conservazione dell’Oratorio ha preso quindi in considerazione, partendo dall’analisi dei materiali, i fenomeni di degrado presenti nelle varie componenti dell’edificio: pareti, soffittature, pavimentazioni, con restituzione del quadro fessurativo attuale. Le informazioni raccolte, assieme ai risultati della ricerca storica, hanno guidato la successiva elaborazione dell’intervento di restauro, che si è posto l’obiettivo di consolidare la situazione esistente rimuovendo i principali fenomeni di degrado presenti nell’Oratorio, sviluppandone gli aspetti tecnico-esecutivi, in parte anche di dettaglio, negli elaborati di progetto. Il progetto si fa poi carico di alcuni aspetti più esecutivi legati non solo al tema della conservazione, ma anche a quello della fruizione, proponendo specifiche soluzioni progettuali di dettaglio per i serramenti dell’aula, per migliorare la oggi ridotta funzionalità dei collegamenti verticali tra le parti dell’Oratorio ed in particolare l’accesso all’orchestra. L’attuale denominazione dell’oratorio deriva dalla fusione di due realtà più antiche, l’Oratorio delle Anime e quello della Madonna della Cintura, afferenti a due distinte confraternite riunite, nel passato, dalle difficoltà di una gestione troppo impegnativa ed onerosa, alla cui originale storia l’intervento di restauro vuole dare continuità e certo futuro.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleIl restauro dell'Oratorio delle Anime del Purgatorio e della Madonna della Cinturait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorBoato, Anna
unire.assistantSupervisorCogorno, Luisa


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