Si tratta di un modello didattico che illustra una tipologia costruttiva di sommergibile caratterizzata dalla presenza di un doppio scafo limitato alla zona della camera di comando; in esso sono ben evidenti la camera di comando, la cassa di emersione e quella di rapida immersione, interna alla precedente, e la struttura della torretta. Il modello è posto su una base di legno, sulla quale una targhetta metallica riporta la seguente dicitura: “sommergibile doppio scafo parziale struttura in corrispondenza camera di comando (scala 1/15)”. Non sono riportate indicazioni sul costruttore. La soluzione costruttiva utilizzata per il sommergibile del modello è quella comunemente chiamata tipo “Cavallini”, dal nome del progettista, ed è costituita dallo scafo doppio parziale con doppi fondi per la maggior parte esterni allo scafo resistente. Le casse di emersione e di rapida immersione sono alloggiate all’interno dello scafo resistente, una internamente all’altra. Il modello rappresenta la soluzione strutturale chiodata, che venne in alcuni casi sostituita da quella in parte saldata. La nave di riferimento potrebbe essere un sommergibile di grande crociera, della classe “Archimede” (1°), della quale furono costruiti in totale quattro esemplari, entrati in servizio fra il 1934 e il 1935. Erano unità destinate alla grande crociera, lunghe oltre 70 m e con un dislocamento in immersione attorno alle 1.300 t. Di questi battelli due furono ceduti nel 1937 alla Marina Spagnola, uno fu catturato dagli inglesi ed il quarto fu affondato in azione bellica, nel corso della II Guerra Mondiale.