PREVALENZA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL' ASSISTENZA NEI REPARTI RIABILITATIVI DELL' IRCCS SAN MARTINO DI GENOVA (2014/2015);UN ANALISI DAL PUNTO DI VISTA INFERMIERISTICO
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Autore
Banimbeck Ndjakeu, Leaticia Lexine <2001>
Data
2025-11-27Disponibile dal
2025-12-18Abstract
Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) costituiscono una delle principali problematiche sanitarie negli ospedali europei, con un impatto stimato tra il 7 e il 10% dei pazienti ricoverati. Lo studio condotto presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova ha analizzato undici edizioni degli studi di prevalenza puntuale realizzati dal 2014 al 2024, includendo anche un’analisi retrospettiva dei due anni della pandemia (2020–2021). In totale sono stati considerati
11.555 pazienti, di cui 556 ricoverati in reparti di riabilitazione. L’età media dei pazienti è risultata di 69 anni nei reparti riabilitativi e 68,3 negli altri; la durata media della degenza è stata di 45 giorni contro 21. La prevalenza delle ICA è risultata più alta nei reparti di riabilitazione (18,5%) rispetto agli altri (15,5%), con un incremento post-pandemico (19,6% rispetto al 17,7%
pre-pandemico). Le infezioni più comuni riguardano il tratto urinario (45,6%) e il sangue (25,4%), seguite da polmoniti (6,8%) e infezioni gastrointestinali (5,8%). L’uso di dispositivi invasivi è frequente: catetere venoso periferico nel 52,2% dei casi, catetere urinario nel 25,2% e catetere venoso centrale nel 12,8%. Inoltre, il 21,6% dei pazienti in riabilitazione riceve antibiotici, contro il 43,3% delle altre unità. I risultati confermano la relazione tra durata della degenza, uso di dispositivi invasivi e aumento del rischio di infezione. Lo studio sottolinea l’efficacia delle strategie multimodali di prevenzione e valorizza il ruolo centrale degli infermieri nella sorveglianza e nel controllo delle infezioni, in particolare nei contesti riabilitativi dove la vulnerabilità dei pazienti è maggiore. Healthcare-associated infections (HAIs) remain a major public health issue in hospitals across Europe, affecting approximately 7–10% of inpatients. This study conducted at San Martino University Hospital in Genoa analyzed eleven editions of point prevalence surveys (2014–2024), including a retrospective evaluation of the pandemic years 2020–2021. A total of 11,555 patients were studied, with 556 hospitalized in rehabilitation wards. The mean age was 69 years in rehabilitation units and 68.3 in other wards, with an average length of stay of 45 versus 21 days. The mean prevalence of HAIs was higher in rehabilitation settings (18.5%) compared with other hospital areas (15.5%), showing an increase during the post-pandemic period (19.6% vs.
17.7%). The most frequent infections involved the urinary tract (45.6%) and bloodstream (25.4%), followed by pneumonia (6.8%) and gastrointestinal infections (5.8%). Invasive device use was common: 52.2% for peripheral venous catheters, 25.2% for urinary catheters, and 12.8% for central venous catheters. Antibiotic therapy was used in 21.6% of rehabilitation patients compared to 43.3% in other departments. Findings highlight a clear association between longer hospital stays, invasive procedures, and increased HAI risk. The study supports the effectiveness of multimodal prevention strategies and emphasizes the critical role of nursing professionals in infection surveillance and control, especially in rehabilitation settings where patients are often frailer and require complex care.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [4071]

