“L’impatto dell’intelligenza artificiale sul sistema giudiziario: i problemi della giustizia digitale”.

Abstract

La tesi analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul sistema giudiziario, con particolare attenzione ai problemi e limiti di quest’ultima. Nella prima parte vengono presentati i concetti di base dell’IA, le sue principali tappe storiche e gli approcci oggi più diffusi per chiarire come funzionano questi strumenti e quali limiti presentano. Nella seconda parte il lavoro analizza lo sviluppo della giustizia digitale, distinguendo tre “stagioni”: quella dei sistemi esperti, quella della giustizia predittiva e quella più recente dei sistemi generativi, mettendo in luce come la tecnologia incida sull’organizzazione dei procedimenti e sul ruolo del giudice. L’ultima parte è dedicata al caso statunitense Loomis e all’uso del software COMPAS per la valutazione del rischio di recidiva: attraverso questo esempio vengono mostrati i principali rischi legati all’uso di algoritmi in ambito penale, come opacità, possibili bias e tensioni con i diritti fondamentali. La tesi sostiene, in conclusione, che l’IA possa essere solo uno strumento di supporto e non sostitutivo della decisione del giudice.

The thesis analyzes the impact of artificial intelligence on the justice system, with particular attention to the problems and limitations of the latter. The first part presents the basic concepts of AI, its main historical milestones and the most widespread approaches today to clarify how these tools work and what limitations they have. In the second part, the work analyzes the development of digital justice, distinguishing three "seasons": that of expert systems, that of predictive justice and the more recent one of generative systems, highlighting how technology affects the organization of proceedings and the role of the judge. The last part is dedicated to the US case of Loomis and the use of the COMPAS software for the assessment of the risk of recidivism: through this example, the main risks related to the use of algorithms in the criminal field are shown, such as opacity, possible biases and tensions with fundamental rights. The thesis argues, in conclusion, that AI can only be a support tool and not a substitute for the judge's decision.