Responsabilità amministrativa da reato degli enti e reati colposi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
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Autore
Trentin, Valeria <1999>
Data
2025-12-02Disponibile dal
2025-12-04Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare la responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato, introdotta nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo n. 231 del 2001, con particolare riferimento ai reati colposi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Verrà approfondita la svolta significativa nella giurisprudenza data dall’attuazione del decreto, superando il tradizionale principio societas delinquere non potest e riconoscendo, per la prima volta, che anche l’ente collettivo può essere destinatario di sanzioni per fatti di reato commessi nel suo interesse o vantaggio.
Il lavoro si articola in due parti. Nella prima parte si tratta in generale degli aspetti normativi legati alla previsione di una responsabilità amministrativa da reato dell’ente. Nella seconda parte si analizza il rapporto tra il d.lgs. 231/2001 e il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008), con particolare attenzione alla “colpa di organizzazione”, ai modelli di organizzazione e gestione e all’elaborazione giurisprudenziale culminata nella sentenza ThyssenKrupp, che ha fornito importanti chiarimenti in tema di responsabilità dell’ente per reati colposi. Infine, viene approfondito lo sviluppo interpretativo della giurisprudenza post sentenza ThyssenKrupp, la quale ha avuto un’ottica più specifica nell’individuare nello specifico i significati dei termini interesse e vantaggio, ponendo delle basi più slide per la giurisprudenza futura.
Scopo dell’elaborato è mostrare come il sistema delineato dal legislatore, originariamente pensato per i reati dolosi, sia stato progressivamente adattato anche ai reati colposi, assumendo una funzione non solo punitiva ma soprattutto preventiva. This paper aims to analyze the administrative liability of entities resulting from a crime, introduced into the Italian legal system by Legislative Decree No. 231 of 2001, with particular reference to negligent offenses related to health and safety at work. The significant shift in case law brought about by the implementation of the decree will be examined, moving beyond the traditional principle 'societas delinquere non potest' and recognizing, for the first time, that a collective entity can also be subject to sanctions for criminal acts committed in its interest or for its benefit. The work is divided into two parts. The first part deals generally with the regulatory aspects related to the provision of administrative liability for a crime of the entity. The second part analyzes the relationship between Legislative Decree 231/2001 and the Consolidated Law on workplace safety (Legislative Decree 81/2008), with particular attention to "organizational fault," organizational and management models, and the jurisprudential development culminating in the ThyssenKrupp ruling, which provided important clarifications regarding corporate liability for negligent crimes. Finally, the interpretative development of jurisprudence following the ThyssenKrupp ruling is examined, which adopted a more specific approach in identifying the precise meanings of the terms interest and advantage, laying more solid foundations for future case law.
The purpose of this paper is to show how the system outlined by the legislator, originally designed for intentional crimes, has progressively been adapted to negligent crimes as well, taking on a function not only of punishment but, above all, of prevention
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [4018]

