Rispetto in corsia: comprendere e prevenire la violenza verso gli operatori sanitari. Indagine conoscitiva presso le classi 4° del Liceo “G. Mazzini” di La Spezia.

Abstract

Background La violenza nei confronti degli operatori sanitari è una problematica in crescita a livello nazionale e internazionale. Comprende aggressioni fisiche, verbali e psicologiche che compromettono la sicurezza e il benessere dei professionisti, la qualità dell’assistenza e il rapporto di fiducia con i pazienti. Nonostante numerosi studi abbiano analizzato gli effetti del fenomeno, pochi hanno indagato la conoscenza e la percezione della violenza tra i giovani, futuri cittadini e utenti del sistema sanitario. Obiettivo Scopo del presente lavoro è indagare conoscenze, percezioni e atteggiamenti degli studenti delle scuole superiori verso la violenza sugli operatori sanitari, per valutare la necessità di interventi educativi e preventivi in ambito scolastico. Metodi È stata condotta un’indagine conoscitiva nelle classi quarte del Liceo “G. Mazzini” di La Spezia, tramite un questionario ispirato al “Violence Against Health Care Workers (VAHCW) Questionnaire”. Il campione era composto da 27 studenti di età compresa tra 17 e 18 anni. Il questionario, anonimo e volontario, comprendeva domande dicotomiche (Sì/No) relative a: conoscenze, esperienze di violenza e atteggiamenti verso gli operatori sanitari. Risultati La maggior parte degli studenti riconosce la violenza in sanità come un problema diffuso e inaccettabile, ma emergono lacune nella conoscenza delle tutele legali previste per il personale sanitario. Una minoranza tende a giustificare parzialmente comportamenti aggressivi in caso di disservizi o lunghe attese, suggerendo la presenza di una certa tolleranza implicita. Conclusioni I risultati confermano il bisogno di promuovere interventi di sensibilizzazione e educazione civica sanitaria in età scolastica per diffondere una cultura del rispetto verso gli operatori sanitari. La scuola rappresenta un contesto privilegiato per la prevenzione primaria, tramite progetti formativi e collaborazioni con le strutture sanitarie, per educare i giovani alla non violenza.

Background Violence against healthcare workers is a growing problem nationally and internationally. It includes physical, verbal, and psychological assaults that compromise the safety and well-being of professionals, the quality of care, and the relationship of trust with patients. Although numerous studies have analyzed the effects of this phenomenon, few have investigated knowledge and perceptions of violence among young people, future citizens and healthcare system users. Objective The purpose of this study is to investigate the knowledge, perceptions, and attitudes of high school students regarding violence against healthcare workers, to assess the need for educational and preventive interventions in schools. Methods A survey was conducted among fourth-year students at the "G. Mazzini" High School in La Spezia, using a questionnaire inspired by the "Violence Against Health Care Workers (VAHCW) Questionnaire." The sample consisted of 27 students aged 17 to 18. The anonymous and voluntary questionnaire included dichotomous (yes/no) questions regarding knowledge, experiences of violence, and attitudes toward healthcare workers. Results Most students recognized violence in healthcare as a widespread and unacceptable problem, but gaps in their knowledge of the legal protections provided for healthcare workers emerged. A minority tended to partially justify aggressive behavior in the event of poor service or long waits, suggesting a certain implicit tolerance. Conclusions The results confirm the need to promote awareness-raising and civic health education interventions at school age, to foster a culture of respect for healthcare workers. Schools represent a privileged context for primary prevention, through training projects and collaborations with healthcare facilities, aimed at educating young people about non-violence and responsibility in healthcare settings.