L'utilizzo della neurodinamica nel trattamento conservativo delle principali sindromi da intrappolamento dell'arto superiore

Abstract

La presente tesi ha l’obiettivo di analizzare il ruolo della neurodinamica nel trattamento conservativo delle principali sindromi da intrappolamento dell’arto superiore, in particolare nelle sindromi più frequenti come quella del tunnel carpale, cubitale e radiale, valutandone l’efficacia attraverso l’esame critico della letteratura scientifica recente. Dopo una prima parte teorica dedicata alla descrizione del sistema nervoso periferico e dei principi biomeccanici e fisiologici che regolano lo scorrimento neurale, vengono presentate le tecniche di mobilizzazione più utilizzate (slider e tensioner) e i principali test diagnostici (ULNTs). Il secondo capitolo analizza le sindromi da intrappolamento dell’arto superiore, approfondendone eziopatogenesi, manifestazioni cliniche e criteri diagnostici sia per quanto riguarda le sindromi più frequenti sia per quelle meno abituali. Nella parte centrale del lavoro sono riportate le principali evidenze sull’efficacia della mobilizzazione neurale: gli studi indicano che la neurodinamica possa ridurre il dolore, migliorare la funzione e aumentare la velocità di conduzione nervosa, con risultati particolarmente positivi nei casi lievi e moderati. Tuttavia, la letteratura risulta eterogenea per protocolli, campioni e durata del follow-up, limitando la possibilità di formulare linee guida standardizzate. La discussione evidenzia come le tecniche neurodinamiche, se integrate in un programma fisioterapico multimodale, rappresentino un approccio sicuro e coerente con i principi della riabilitazione moderna, basata sul movimento e sulla modulazione del dolore. In conclusione, la neurodinamica emerge come una strategia terapeutica promettente nel trattamento conservativo delle neuropatie periferiche da intrappolamento dell’arto superiore, pur richiedendo ulteriori studi controllati di alta qualità per consolidarne le basi scientifiche e definirne protocolli applicativi ottimali.

The present thesis aims to analyze the role of neurodynamics in the conservative treatment of the main upper limb entrapment syndromes, particularly the most frequent ones such as carpal tunnel, cubital tunnel, and radial tunnel syndromes, by critically reviewing the recent scientific literature. After an initial theoretical section describing the peripheral nervous system and the biomechanical and physiological principles that regulate neural sliding, the most widely used mobilization techniques (slider and tensioner) and the main diagnostic tests (ULNTs) are presented. The second chapter examines the upper limb entrapment syndromes in detail, analyzing their etiopathogenesis, clinical presentation, and diagnostic criteria, both for the most common and the less frequent conditions. In the central part of the work, the main evidence regarding the effectiveness of neural mobilization is reported: studies indicate that neurodynamic techniques can reduce pain, improve function, and increase nerve conduction velocity, with particularly positive outcomes in mild to moderate cases. However, the literature remains heterogeneous in terms of protocols, sample sizes, and follow-up duration, limiting the possibility of establishing standardized clinical guidelines. The discussion highlights that neurodynamic techniques, when integrated into a multimodal physiotherapy program, represent a safe and coherent approach consistent with the principles of modern rehabilitation, centered on movement and pain modulation. In conclusion, neurodynamics emerges as a promising therapeutic strategy in the conservative management of upper limb peripheral neuropathies caused by entrapment, although further high-quality controlled studies are required to strengthen its scientific foundations and define optimal application protocols.